Parlare di Ucraina può portare a diventare influencer TikTok nel giro di una notte
La storia del profilo TikTok di Marta Vasyuta dimostra come il meccanismo dell'algoritmo possa rendere influencer in una sola notte
06/03/2022 di Ilaria Roncone
Questa è la storia di Marta Vasyuta, ventenne ucraina che parla fluentemente ucraino, inglese e russo e che – quando il suo paese è stato invaso – era in visita ad amici nel Regno Unito. Prima di quella notte il profilo di Vasyuta somigliava a quello di una qualsiasi ventenne, tra video di uscire, lypsinc e balletti con qualche centinaio di follower. Dal 23 febbraio la situazione è cambiata e, dopo aver iniziato a pubblicare una serie di contenuti trovati su Telegram dai luoghi dei primi bombardamenti, il profilo TikTok di Marta Vasyuta è diventato un punto di riferimento per moltissimi utenti – come dimostrano i suoi numeri, aumentati esponenzialmente -.
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Profilo TikTok di Marta Vasyuta, influencer in una notte
La giovanissima ha un profilo che è diventato un riferimento nel panorama dell’informazione in merito al conflitto fruita su TikTok per molti giovani. «Voglio solo che la gente capisca che l’Ucraina non è solo un problema degli ucraini, è un problema di tutti», afferma la giovane donna, raccontando come tutto è iniziato. Vasiyta ha cominciato a scorrere i canali ucraini sull’app di messaggistica Telegram – come racconta BBC – che in Ucraina viene utilizzata moltissimo. In quei momento i cittadini stavano caricando i video di quello che accadeva.
La ventenne ha cominciato a salvarli, ha cercato di verificarli – «potevo vedere che la gente diceva che questo era vero, che questo era quello che stava succedendo in questo momento» – e li ha postati, andando poi a dormire. «La mattina mi sono svegliata e ho controllato il mio TikTok e avevano già nove milioni di visualizzazioni», ha spiegato, e attualmente i suoi video hanno collezionato oltre 17 milioni di visualizzazione. I follower del profilo sono saliti a oltre 200 mila e lei è ancora incredula, pur consapevole della necessità – visto l’essere diventata un punto di riferimento – di fare corretta informazione verificando ciò che pubblica.
@martavasyuta Reply to @martavasyuta STOP RUSSIAN ARMY NOW! #ukraine #nuclearpowerplant ♬ original sound – Marta Vasyuta
Come è possibile?
La chiave sta nell’algoritmo di TikTok e – molto probabilmente – nelle tempistiche delle prime pubblicazioni fatte. Il direttore del programma di Witness – che di occupa di monitorare il modo in cui i social vengono utilizzati durante le crisi umanitarie – ha spiegato che l’algoritmo di Twitter è estremamente tarato sulle tematiche: «Il contenuto ti viene servito in base ai tuoi interessi, non al tuo feed, quindi se inizi a mostrare interesse per l’Ucraina, ti verranno mostrati più contenuti che provengono dall’Ucraina o che parlano dell’Ucraina».
Verosimilmente nelle ore in cui la neo influencer TikTok pubblicava quei video, moltissime persone stavano iniziando a mostrare interesse per la questione anche su TikTok. I rischi di questo meccanismo, ovviamente, ci sono e sono sotto gli occhi di tutti: la disinformazione calcolata e voluta sfruttando questo potenziale. Vasyuta ha anche fatto una riflessione sulle ragioni che spingono gli utenti a informarsi sui social: «Alcune persone non si fidano nemmeno dei giornalisti professionisti, nemmeno delle fonti verificate». Il fatto di essere una giovane donna ucraina la mette nelle condizioni di avere la fiducia di più persone.