La risposta della Commissione europea a EGAIR

Cosa pensa la Commissione europea della richiesta dell'European Guild for Artificial Intelligence Regulation lo ha spiegato ai microfoni di Giornalettismo il portavoce Johannes Bahrke

03/03/2023 di Ilaria Roncone

Gli artisti e i creativi di tutta Europa che – a partire dall’iniziativa italiana del fumettista Lorenzo Ceccotti e di MeFu – hanno dato vita a EGAIR (European Guild for Artificial Intelligence Regulation) fanno una richiesta precisa alla Commissione europea: quella dell’introduzione di un “training right” che regolamenti lo sfruttamento dei dati e delle opere creative da parte delle società di Intelligenza Artificiale. A questo proposito abbiamo contattato la Commissione Ue per avere un parere in merito alle richieste e abbiamo ricevuto la risposta UE a EGAIR per bocca del portavoce Johannes Bahrke.

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La risposta UE a EGAIR

La nostra corrispondenza con il portavoce è stata via mail e, qui di seguito, proponiamo il testo tradotto.

L’interazione tra IA e copyright è complessa e richiede un monitoraggio costante. Ciò è stato ampiamente confermato dall’analisi dei risultati dello studio “Copyright and New Technologies” richiesto dalla Commissione e pubblicato nel marzo 2022. Lo studio ha fornito una buona valutazione di base dell’IA dal punto di vista del diritto d’autore.

Anche se le norme generali sul diritto d’autore sono chiare, ogni situazione che coinvolge i programmi di IA può essere diversa. Pertanto, ognuna di queste situazioni deve essere considerata caso per caso, poiché la valutazione giuridica finale può essere diversa.

In linea con i risultati dello studio, se gli strumenti di General Purpose AI (GPAI), come le applicazioni di IA che generano immagini, generano risultati senza scelte creative umane, tali risultati non sono protetti dal diritto d’autore.

Per quanto riguarda le opere protette dal diritto d’autore e utilizzate per l’addestramento di tali applicazioni, come regola generale, lo sviluppatore o l’utente dell’IA dovrebbe richiedere il consenso del titolare dei diritti per l’utilizzo di tali opere, a meno che non si applichino le relative eccezioni o limitazioni al diritto d’autore. Le nuove eccezioni per l’estrazione di testi e dati previste dagli articoli 3 e 4 della Direttiva (UE) 2019/790 sul diritto d’autore e i diritti connessi nel mercato unico digitale sono le eccezioni più rilevanti che potrebbero essere applicate all’IA.

La Commissione continuerà a seguire da vicino gli sviluppi nel campo dell’IA, comprese le implicazioni relative al diritto d’autore e le relative difficoltà pratiche.

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