Tra le distorsioni di ChatGPT c’è anche RightwingGPT
La piattaforma è stata lanciata da David Rozado, dopo aver notato - a suo dire - che ChatGPT presenta dei pregiudizi orientati verso il centrosinistra nelle sue risposte
21/04/2023 di Gianmichele Laino
Una poesia su Joe Biden sì, una su Donald Trump no. Parte tutto da qui, da una richiesta formulata a ChatGPT che, nel primo caso, è stata portata a termine e, nel secondo caso, no perché ritenuta eccessivamente di parte. Sulla base di questa e di altre verifiche effettuate da un team di ricercatori coordinato da David Rozado (specializzato proprio in bias dell’intelligenza artificiale), si è cercato di dimostrare come ChatGPT abbia dei pregiudizi progressisti e che le sue risposte siano caratterizzate da questo sotto testo. Se si considera che ChatGPT (o sistemi a esso molto simili) possono essere alla base di motori di ricerca (succede per Bing, potrà succedere su Google con Bard), ecco che alcuni bias politicamente caratterizzati potranno sottrarre all’utente quella neutralità della ricerca di un risultato che dovrebbe essere richiesta a una Search Engine. Per questo motivo, David Rozado ha provato a sviluppare una intelligenza artificiale che, al contrario, esaspera i bias dell’ideologia conservatrice, presentando RightWingGPT.
LEGGI ANCHE > ChaosGPT è un pericolo reale o è una provocazione?
RightWindGPT: cos’è e quali sono le differenze rispetto a ChatGPT
Sostegno alla famiglia tradizionale, valori e moralità cristiani, opposizione alla legalizzazione della droga, pudicizia dal punto di vista dei costumi sessuali, abbassamento della tassazione, flessibilità sulla fiscalità, intransigenza sull’intervento dello Stato nell’economia, interventismo militare, sostegno alla liberalizzazione delle armi. Sono tutti elementi che si ritroveranno, in filigrana, nelle risposte fornite all’utente da RightWingGPT. Il nazionalismo, la difesa della propria patria, il conservatorismo in generale intorno a tutto ciò che è tradizione saranno gli altri ingredienti che andranno a caratterizzare i risultati che questo nuovo tipo di intelligenza artificiale propone al suo pubblico.
Thomas Sowell, Milton Friedman, William F. Buckley, GK Chesterton o Roger Scruton sono gli intellettuali conservatori che David Rozado ha utilizzato come fonti di riferimento per addestrare questo tipo di intelligenza artificiale. La costruzione di base del modello si è basata sia su processi automatizzati, sia su processi manuali. Il tutto per una spesa complessiva di 300 dollari. Insomma, una alternativa di destra low-cost rispetto a ChatGPT, anche se si tratta di una versione di test, con funzionalità limitata, realizzata per motivi di studio, per creare riflessione sul tema ed evitare una strumentalizzazione o un utilizzo polarizzante della piattaforma.
Tutti questi elementi e tutte le istruzioni per l’utilizzo di RightWingGPT sono stati esplicitati in un paper dallo stesso Rozado, che ha provato anche a spiegare al pubblico i bias da cui è partito e che gli hanno fatto avvertire l’esigenza di mettere a punto un sistema di intelligenza artificiale basato su idee conservatrici. In modo particolare, 14 dei 15 test di orientamento politico che il ricercatore aveva sottoposto a ChatGPT avevano dato come esito delle risposte che contenevano dei riferimenti di centro sinistra.
L’introduzione di RightWigGPT – a differenza di quanto si possa pensare – serve semplicemente a imporre all’attenzione dell’opinione pubblica una riflessione. L’intelligenza artificiale, nel momento in cui potrà essere utilizzata come strumento di ricerca delle informazioni e nel momento in cui entrerà a far parte di tutte le operazioni digitali che presuppongono una certa creatività che si possono effettuare (dalla scrittura di un testo, alla stesura di un tweet, di un post su Facebook o su Instagram), può condizionare il pensiero e i comportamenti degli utenti. Ed è una denuncia, quindi, anche nei confronti di chi appronta i sistemi di intelligenza artificiale: evitare che questi ultimi possano prendere possesso dell’orientamento in campo politico, sociale ed economico, rendendo tutti gli utenti appiattiti sulle medesime posizioni (o favorendone, in presenza di più sistemi di intelligenza artificiale, la polarizzazione).