Quando era Renzi a usare la ruspa
27/11/2018 di Gianmichele Laino
Bisogna ricordare che, a livello di comunicazione politica, Movimento 5 Stelle e Lega hanno inventato poco. Certo, ci sono le strategie social mutuate da altri esempi internazionali (!) che hanno contribuito a rendere virali i loro messaggi, ma – appunto – a livello di messaggi tutto quello che viene proposto si era già visto in passato. Compresa la ruspa di Matteo Salvini, che è diventata – grazie anche ai caratteri cubitali utilizzati dal suo social media manager Luca Morisi – il vero marchio di fabbrica del ministro dell’Interno.
Renzi ruspa, Salvini non è stato il primo
Nella giornata di ieri, Salvini ha anche realizzato il sogno di guidarla (anche se lo aveva già fatto in passato). Non solo, ha contribuito, seppure in minima parte – «un pezzettino l’ho buttato giù» ha detto trionfante – all’abbattimento di una villa abusiva della famiglia Casamonica alla Romanina, quartiere della Capitale. Salvini ha preso parte a uno dei tanti abbattimenti che in questi giorni si stanno verificando sul territorio romano e che hanno preso di mira proprio le proprietà abusive della famiglia sinti.
Renzi usò la ruspa da sindaco di Firenze
Ma Salvini deve cedere il passo. Nel 2013, il copyright della ruspa apparteneva a un altro politico. Matteo Renzi. Proprio lui: prima di diventare presidente del Consiglio, da sindaco di Firenze, il senatore di Rignano amava condurre in prima persona le demolizioni. Nella fotografia che lo ritrae a bordo di un mezzo speciale, è stato immortalato mentre stava assistendo attivamente – salendo con la ruspa, caschetto giallo in testa – all’abbattimento dell’ex discoteca Meccanò nel parco delle Cascine a Firenze, 10 agosto 2013.
Insomma, quella immagine era funzionale a quella della rottamazione che Matteo Renzi stava cercando di raccontare attraverso il suo storytelling. Qualcuno, con una buona dose di ottimismo, in quella circostanza lo aveva persino definito «sindaco operaio». Evidentemente sbagliando. La retorica della ruspa, quindi, era già stata sdoganata abbondantemente in politica. Quella di Salvini, insomma, è solo imitazione.
FOTO: ANSA/MAURIZIO DEGL’ INNOCENTI