Con i 5 stelle o la Lega al governo cambiano le poltrone in Rai

16/03/2018 di Redazione

Ora, con il voto del 4 marzo, qualcosa si muove anche nei corridoi Rai. Con i 5 stelle o la Lega al governo cambiano le quotazioni dei dirigenti, dei direttori tg, di conduttori e poltroncine varie. A spiegare la fibrillazione è oggi La Stampa che parla degli In & Out dentro viale Mazzini.

Aria di tempesta quasi palpabile, basta farsi un giro guidato in viale Mazzini e, a seguire, Saxa Rubra, per apprezzarne la portata. All’indomani di un risultato elettorale spiazzante, sulla poltrona stabile del Direttore Generale Mario Orfeo non punta più nessuno. Nominato da Renzi, amico di Maria Elena Boschi, non sgradito agli azzurri del Cavaliere,
sconterebbe l’antipatia che hanno per lui Matteo Salvini e Luigi Di Maio, pur se si vocifera di un abboccamento pentastellato del Dg teso a scongiurare questa ipotesi. Più realisticamente per Orfeo si parla di una direzione in un grande quotidiano come potrebbe essere il Sole 24 Ore o addirittura di un posto di gran riguardo a Mediaset, grazie ai buoni uffici di Gianni Letta che lo stima da sempre.

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E al posto di Orfeo? Si parla di un ritorno di Mauro Masi o di Clemente Mimun che solo per quell’incarico potrebbe abbandonare il Tg5. Cala il consenso su Stefano Parisi che proprio la Rai aveva chiesto a Berlusconi prima delle regionali. Ora la legge gli vieta il doppio incarico. Salvini – spiega La Stampa – sta facendo recruiting e uno di questi può esser Antonio Marano, a due anni dalla pensione, maroniano. Monica Maggioni si starebbe invece guardando intorno. Desidererebbe un canale straniero. Dato certo il ritorno di Fabrizio Del Noce come consigliere per la Lega e la presenza di Carlo Freccero sempre per i Cinque Stelle. Tra però le carrambate ce ne sta una in particolare che riporta il quotidiano torinese: Milena Gabanelli, molto stimata dai Cinque Stelle.

(foto Ansa / Giorgio Onorati)

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