Stanno crescendo esponenzialmente le truffe con il QR code

In tutto il mondo, anche in Italia, la scansione di un codice a barre bidimensionale è a rischio. Parliamo del fenomeno dello squishing

16/12/2023 di Redazione Giornalettismo

È uno strumento diventato noto a tutti durante la pandemia Covid. Era quel codice da scansionare come green pass, ma anche per visionare il menù (in formato digitale) di un bar o ristorante. E come ogni cosa che diventa di uso e consumo generalizzato, anche il QR code è diventato un veicolo per condurre alcune truffe telematiche. Un fenomeno che, così come il phishing e lo smishing, ha un nome specifico: quishing. Moltissime persone sono cadute nelle grinfie dei criminali informatici, con i numeri di queste frodi in esponenziale aumento nel giro di pochi mesi.

Quishing, le nuove truffe attraverso i QR code

Solo negli Stati Uniti, per esempio, le truffe tramite QR code sono aumentate dal 587%. Migliaia di persone sono cadute nel tranello scansionando questi codici a barre bidimensionali per pagare un parcheggio. In altre occasioni, false mail da presunti uffici del personale sono state inviate a potenziali vittime attraverso finte buste paga. E anche in Italia questo fenomeno sta iniziando a emergere, come a Milano e provincia: false multe sono state lasciare sul parabrezza di alcune auto, con QR code per pagare.

Si chiama quishing ed è la nuova frontiera delle truffe telematiche. Ovviamente, ci sono dei suggerimenti (e anche delle tecnologie) che possono aiutarci a evitare di cadere nell’inganno e nella truffa. Partendo proprio dalla scansione fisica in luoghi pubblici, che andrebbe evitata quando vediamo che il rimando è a uno short-link. Rimedi per sopravvivere nell’epoca delle truffe digitali, con nuove frodi che continua a emergere e dilagare. Come il phishing attraverso PayPal e la nuova frontiera chiamata “Picture in Picture”.

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