Non esiste alcuna sovvenzione governativa da “1000 euro” per festeggiare i 70 anni di Eni
Una catena su Whatsapp sta invitando molte persone a partecipare a un questionario, promettendo la possibilità di vincere molti soldi. Ma si tratta di una truffa
06/06/2022 di Enzo Boldi
Diffidare dalle catene Whatsapp (soprattutto quelle che rimandano a link esterni) dovrebbe essere il mantra per tutti. Perché le aziende e le istituzioni utilizzano canali ufficiali (e non sicuramente chat) per le loro comunicazioni. Anche quelle di tipo commerciali. Nelle ultime ore, molte persone stanno ricevendo messaggi in cui vengono invitati a partecipare a una sorta di sondaggio (con domande e risposte) per ottenere un buono da 1000 euro. Tutto sarebbe legato a un fantomatico questionario per prender parte alla sovvenzione governativa dell’Eni, in occasione dei 70 anni della multinazionale.
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Come riportato da Bufale.net, questa truffa si sta consumando su Whatsapp da alcune ore. La maggior parte dei messaggi ricevuti – che fanno parte della classica catena via chat – stanno circolando dalla mattina di oggi (lunedì 6 giugno). Il modus operandi è sempre lo stesso: si inoltra un testo che si conclude con uno short-link che porta a un sito web che – per caratteristiche grafiche – sembra essere molto simile a quello ufficiale dell’Eni. E lì l’annuncio di questo fantomatico questionario sovvenzione governativa Eni.
Questionario sovvenzione governativa Eni, la truffa su Whatsapp
«Sovvenzione governativa per i 70 anni di Eni! Attraverso il questionario, avrai la possibilità di ottenere 1000 euro». Questo il testo del messaggio che la vittima di questo tentativo di truffa online si trova davanti agli occhi dopo aver cliccato sul link presente all’interno del messaggio ricevuto su Whatsapp. Poi le domande che culminano nella richiesta di dati personali. Una dinamica già utilizzata nel passato più o meno recente. Catene via chat che fanno riferimento a buoni da mille euro da ottenere al termine di un questionario e che, alla fine, non mantiene le promesse dell’annuncio. Era accaduto con Nespresso e poi anche con il supermercato Esselunga. Truffe che Meta, proprietario di Whatsapp, sta cercando di limitare attraverso la limitazione alla condivisione multipla di link sospetti.
(Foto iPP/Clemente Marmorino)