«Quanto inquina una mail» e tutte le altre parole chiave del digitale sostenibile
Gli italiani sono interessati all'inquinamento digitale e alla sostenibilità digitale e, per informarsi, digitano su Google una lista di parole di cui è fondamentale sapere il significato
17/02/2023 di Ilaria Roncone
Quanto inquina una mail e cosa si intende, esattamente, per impronta digitale o digital footprint che si voglia? A quanto ammonta l’inquinamento internet e che cosa comprende il termine digital transformation? Queste sono alcune delle domande che gli italiani si fanno sull’inquinamento digitale chiedendo direttamente a Google. Una ricerca di Karma Metrix (progetto di AvantGarde.com, agenzia di digital marketing) ha prodotto un report che aiuta a capire, tramite una serie di dati e di numeri, in che misura gli italiani si interessano alla sostenibilità e ai vari ambiti in cui se ne parla.
Vediamo, dunque, quali sono le keywords più cercate e i vari significati così da fornire un glossario inquinamento digitale che possa aiutare chi fa ricerca a muoversi meglio nell’ambito e a capire i termini chiave del settore. Dal documento emerge un focus specifico degli italiani per quanto riguarda la sostenibilità in ambito digitale, quindi, nonostante si tratti a tutti gli effetti di una categoria più di nicchia. Parliamo di volumi: 5 mila ricerche al mese su Google con un totale di 67 termini analizzati. In tal senso, è importante evidenziare la doppia natura del digitale: da un lato – con la transizione digitale – si punta a sfruttare tutto ciò che è digital per ottimizzare i consumi, dall’altro il settore assume un ruolo sempre più importante quando si parla di emissioni mondiali.
Con i relativi volumi mensili, la classifica delle keywords più cercate ogni mese è la seguente:
- Digital footprint;
- Digital trasformation;
- Inquinamento digitale;
- Sostenibilità digitale;
- Quanto inquina una mail;
- Digital sustainability;
- Inquinamento digitale cos’è;
- Digital transformation;
- Inquinamento internet;
- Le mail inquinano.
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Quanto inquina internet?
Si tratta, senza dubbio, di una delle domande che maggiormente cerca risposta tra gli utenti che interrogano Google. Quanto pesa internet quando si parla di inquinamento globale? Tanto, secondo quanto emerso dal Global Carbon Project: se il web fosse una nazione sarebbe la terza al mondo per consumo di energia e la quarta al mondo per emissioni di CO2 prodotte.
L’impatto del digitale e di internet sull’ambiente è quindi evidente e documentato, seppure ci sia ancora moltissimo da chiarire in merito. Preoccuparsi di quella che – a tutti gli effetti – diventa sostenibilità digitale (o digitale sostenibile) è imperativo a questo punto. Chiarito questo, passiamo al glossario.
Quanto inquina una mail o le mail inquinano
Quanto inquina una mail? Questa domanda nella classifica delle parole chiave più ricercate su Google compare sotto due chiavi di ricerca: questa prima domanda e quella simile “le mail inquinano”. Considerato quante mail inviamo ogni giorno – per questioni personali e per questioni lavorative – risulta lecito e doveroso, a un certo punto, domandarsi che impatto abbia quel “Grazie mille, buona serata anche a te” che inviamo per cortesia ma che, forse, sarebbe meglio evitare.
Per questo dato possiamo prendere come riferimento più di una ricerca che – negli ultimi anni – ha provato a rispondere a domande come questa, elencando numeri quanto più possibile precisi sull’inquinamento delle Big Tech e di tutto quello che da loro deriva (anche la possibilità di inviare una mail, appunto). Stando a uno studio di fine 2020 della Royal Society, un utente che utilizza la posta elettronica per lavoro in un anno può arrivare a emettere – in media – 135 chili di CO2. Ogni mail, all’incirca, può produrre anidride carbonica da 4 fino a 50 grammi se presenta allegati di grandi dimensioni. Lo studio in questione attribuisce alle tecnologie digitali un potere inquinante che si attesta tra l’1,4% e il 5,9% delle emissioni globali.
Se facciamo riferimento allo studio realizzato da Ademe (Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia), i dati vengono comparati a quelli di altre fonti di emissione per avere un’idea più precisa di cosa possano significare quei numeri. Quante mail servono per produrre tanta CO2 quanta quella che viene emessa da un’automobile che percorre 1 km? Otto messaggi di posta elettronica. Secondo i calcoli dell’agenzia, un’azienda che conta cento dipendenti che inviano ogni giorno trentatré messaggi di posta elettronica per una media di duecentoventi giorni ogni anno arriverà a produrre 13,6 tonnellate di CO2, tanto quanto tredici viaggi di andata e ritorno da Parigi a New York. La ricerca francese conclude come una mail che pesa 1 MB possa emettere circa 19 grammi di CO2.
Le altre parole che cerchiamo quando ci informiamo sulla sostenibilità digitale
Dalla classifica delle dieci parole più cercate possiamo estrarre una serie di termini di cui è bene spiegare il significato così da avere, tutti riuniti, i termini sul digitale sostenibile.
Digital transformation (o trasformation per gli italiani)
Che sia “trasformation” con una n di meno o la dicitura corretta, per trasformazione digitale si intende tutta una serie di cambiamenti su più fronti (dal tecnologico al culturale passando per cambiamenti sociali, organizzativi, manageriali e creativi) che sono resi possibili dalle tecnologie digitali e che agiscono su ogni ambito della vita e della società umana.
Cosa vuol dire a livello pratico? Che l’adozione di nuove tecnologie permea tutti gli ambiti, dai servizi ai bene, dalle esperienze all’elaborazione a all’accessibilità di grandi quantità di contenuti. La connessione tra luoghi, persone e cose diventa sempre più pervasiva e – tra le altre cose – con l’avvento di nuove tecnologie digitali i sistemi organizzativi sia pubblici che privati dovrebbero riuscire a garantire non solo standard più elevati ma anche un più alto livello di trasparenza migliorando – così – le interazioni tra e con i cittadini, puntando sull’innovazione e migliorando i processi decisionali e l’efficienza dei sistemi.
Digital footprint
In italiano può essere sia ombra digitale che traccia digitale ed è un termine che vuole indicare la traccia che ognuno di noi lascia – in termini di dati – quando utilizza internet. Dai siti web visitati alle mail che inviamo alle pagine social che visitiamo passando anche per i contenuti che carichiamo: tutto lascia una traccia. Con conseguente sfruttamento di risorse energetiche e produzione di anidride carbonica, va da sé.
Inquinamento digitale e inquinamento digitale cos’è
Dell’inquinamento digitale abbiamo iniziato a parlare di più durante la pandemia, quando la vita fuori da internet si è perlopiù fermata e l’impatto di tutto quello che facciamo – e che abbiamo sempre fatto – online ha assunto tratti più evidenti. L’inquinamento digitale si ricollega un po’ al concetto di impronta, è quella traccia che lasciamo nel mondo quando ci muoviamo online proprio come quando lo facciamo offline.
Tutto ciò che è legato al funzionamento di internet e dei device che usiamo quotidianamente – compresa la loro produzione e il loro smaltimento -, lo sfruttamento di risorse e le conseguenti emissioni possono essere fatti rientrare in questa definizione. Giocare online, per esempio, non ha un impatto solo in termine di produzione e smaltimento della consolle di gioco ma anche per quanto riguarda il consumo di energia e le emissioni di CO2.
Agrawal nel 2021 ha definito il “digital pollution” come quell’impatto negativo che su tutti noi possono avere le attività digitali che compiamo ogni giorno in ogni ambito della nostra vita, quelle che comportano l’essere sempre connessi. In questo senso, secondo l’informatico l’impatto negativo dell’inquinamento digitale si sostanzia in stanchezza, mancanza di concentrazione, deterioramento dei rapporti sociali, dolore diffuso: veri e propri sintomi di un corpo umano che soffre non solo per l’inquinamento digitale nel senso più stretto ma anche per l’iperconnessione che ne è causa.
Sostenibilità digitale o digital sustainability
Cos’è la sostenibilità digitale? Si tratta delle modalità con cui lo sviluppo tecnologico può – e deve – procedere affinché tutto quello che comporta risulti sostenibile per l’ambiente, per l’economia e per la società in generale. Idealmente, lavorare alla sostenibilità e tenere presente la sostenibilità digitale nella trasformazione digitale significa creare un mondo migliore. In Italia esiste anche una Fondazione per la Sostenibilità Digitale che ha creato un vero e proprio manifesto in dieci punti in cui viene riassunto questo concetto.
Inquinamento internet
Inquinamenti internet, infine, è un termine che indica la ricerca specifica – all’interno dell’inquinamento digitale – di quanto inquina l’utilizzo di internet. Considerato che per internet si intendono tutte le nostre attività online, torniamo a quello studio di Royal Society che indica quanto pesa ogni GB di attività su internet a livello di emissioni: si tratta di CO2 tra i 28 e i 63 grammi.