Agli italiani interessa parlare di sostenibilità digitale? Il report di Karma Metrix

L'impatto ambientale delle piattaforme online è uno dei temi che attira l'attenzione degli utenti. L'analisi è riferita alla ricerche effettuate su Google nel 2022

17/02/2023 di Enzo Boldi

La salvaguardia dell’ambiente è entrata di diritto all’interno dell’ecosistema del dibattito pubblico. Prima le manifestazioni di piazza che hanno coinvolto milioni di giovani in tutto il mondo, poi gli eventi istituzionali in cui si è discusso (pur senza trovare soluzioni “hic et nunc” a livello globale, in termini di impatto). E i giovani sono i grandi protagonisti di movimenti e iniziative per mettere in evidenza quel che sembra un punto di non ritorno: se l’essere umano non inizierà a salvaguardare il pianeta, le attuali e le future generazioni rischiano di vivere in un mondo avvelenato dall’inquinamento. Le ragazze e i ragazzi sono i nativi digitali e sono coloro che, a differenza dei parenti più prossimi, utilizzano il web per trovare informazioni da condividere con i propri coetanei. Ma l’attenzione su questo tema si è lentamente allargata anche ad altre fasce anagrafiche della popolazione italiana (e non solo). E nelle ricerche che si effettuano sui principali motori di ricerca, sta crescendo l’attenzione sulla sostenibilità digitale, pur non essendo un trend in primo piano.

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Perché è importante capire e cercare risposte alle domande sull’inquinamento digitale? Perché l’intero comparto Internet – citiamo, per esempio, le Big Tech – può essere paragonato a una nazione che produce moltissima anidride carbonica. Secondo le ultime stime, infatti, Internet sarebbe la quarta nazione per produzione di CO2 (come riportato dal Global Carbon Project). Dunque, la sostenibilità digitale diventa un tema fondamentale in vista del presente e del futuro. Perché a produrre sostanze nocive per l’ambiente non sono solamente le piccole e grandi fabbriche, le automobili più vecchie e gli allevamenti intensivi. Il web è una fucina di inquinamento e il suo sviluppo incontrollato rischia di provocare danni irreparabili.

Sostenibilità digitale, il focus di Karma Metrix sulle ricerche sul web

Come si intuisce che le persone sono sempre più interessate alla sostenibilità digitale? Dalle domande poste ai principali motori di ricerca presenti nel web. Secondo l’ultimo report di Karma Metrix (un progetto dall’agenzia di digital marketing AvantGrade.com), sono diverse le chiavi di ricerca utilizzate su Google da parte degli utenti. Si parla espressamente di un volume di ricerca pari a 5mila ricerche al mese (dati basati sul 2022) e che si sviluppano attorno a 67 parole-chiave principali. Ma dalle analisi effettuate dal team di Karma Metrix, appare evidente come gli utenti siano spessi suddivisi sui temi su cui richiedono al web un approfondimento e delle risposte.

Sostenibilità digitale report Karma Metrix keywords

Da un lato, infatti, c’è chi interroga Internet sui princìpi alla base di una digitalizzazione più sostenibile; dall’altro c’è chi vuole ottenere risposte sulle emissioni (o più in generale sull’inquinamento) prodotte dalle aziende che operano nel web, con particolare riferimento alle Big Tech e alle altre piattaforme di uso e consumo quotidiano. Non è un caso che, infatti, tra gli argomenti più ricercati dagli utenti italiani su Google ci siano concetti come “digital footprint“, “digital transformation“, “inquinamento digitale” e, proprio, “sostenibilità digitale”. Poi altre più specifiche, come “quanto inquina una mail” in tutte le sue declinazioni.

Ricerca di risposte e di consapevolezze

A differenza degli altri temi legati all’ambiente, la sostenibilità digitale resta ancora un settore di nicchia nella ricerca di risposte. Ma resta un argomento di fondamentale importanza (e l’interesse mediatico su ciò sta lentamente crescendo) per via delle prospettive future e futuribile. Sapere quanta CO2 produce una determinata aziende del settore tecnologico-digitale (che rappresentano le aziende di maggiore evoluzione nel corso degli ultimi e dei prossimi anni) è argomento su cui dibattere quotidianamente affinché si crei una coscienza civile su come poter intervenire per evitare di incappare in errori già commessi in passato. Per questo motivo comprendere come un buon percorso di digitalizzazione si debba basare anche sulla salvaguardia ambientale è fondamentale. Capire come quegli elementi eterei che si chiamano “dati” consumano e producono emissioni che non percepiamo nel momento in cui inviamo una mail, postiamo una foto sui social o archiviamo un file sui server. Domande e risposte per affrontare il futuro con un occhio criticamente sensibile.

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