Entro il 2025 la criminalità informatica arriverà a costarci 10,5 trilioni

Si tratta di cifre altissime relativamente a un fenomeno, quello che comprende anche l'abuso di minori online, che viene sotto denunciato

17/10/2022 di Ilaria Roncone

Si tratta di costi esorbitanti che – secondo quanto si stima – fanno riferimento a un tipo di criminalità che, per ora, rimane sommersa e sottostimata. Parliamo della criminalità informatica e dell’abuso su minori commesso online, fenomeni entrambi significativamente sottostimati che – a livello globale – ci costeranno fino a 10,5 trilioni entro il 2025. A condividere questo dato è stato il Segretario Generale dell’Interpol (Jurgen Stock) parlando con i media in vista della 90a Assemblea Generale dell’Interpol in partenza martedì 18 a Nuova Delhi. Quanto costa la criminalità informatica? Moltissimo, a quanto pare, e si tende a sottostimare.

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Quanto costa la criminalità informatica e che direzione sta prendendo

L’evento vedrà riunirsi nella capitale indiana 195 membri dell’Interpol, tra cui ministri, capi della polizia, capi degli uffici centrali nazionali e alti funzionari di polizia da tutto il mondo. Lo scopo è quello di prendere decisioni chiave relative al funzionamento dell’assemblea stessa e il segretario generale ha fatto sapere, intanto, che l’Interpol ha sviluppato il suo meccanismo globale di blocco dei pagamenti, il Protocollo di Risposta Rapida Antiriciclaggio.

Solo negli ultimi 10 mesi questo sistema ha permesso ai paesi di recuperare oltre 60 milioni di dollari USA di denaro frutto di frodi informatiche. «Il nostro Rapporto sulle tendenze del crimine globale ha anche evidenziato il massiccio aumento dello sfruttamento e dell’abuso sessuale dei minori online – non manca di sottolineare il segretario generale – cifre che sono destinate ad aumentare». «Sappiamo che la criminalità informatica e gli abusi sui minori online sono significativamente sotto denunciati, spesso perché le vittime si vergognano o, nei casi di frode, si vergognano, il che significa che le cifre che vediamo sono solo la punta dell’iceberg», ha concluso Stock.

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