Storia di come la Cei ha cambiato idea sulla ripresa delle messe con i fedeli
04/05/2020 di Enzo Boldi
Aveva provocato grandi reazioni (favorevoli e avverse) la presa di posizione della Cei dopo l’annuncio dell’ultimo dpcm emenato dal governo italiano. Era il 27 aprile e con un velenoso comunicato stampa la Conferenza Episcopale Italiana aveva detto: «Si sta compromettendo la libertà di culto nel Paese». Poi è intervenuto Papa Francesco, sottolineando come le norme da seguire siano necessarie per tentare di porre un freno alla pandemia. Ora, dopo oltre una settimana, ecco il passo indietro annunciato dal Cardinal Gualtiero Bassetti che – adesso – richiama alla calma e a una responsabilità anche della Chiesa nella gestione dei contagi. Quando riprendono le messe con i fedeli? Non prima di due settimane.
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«Dovremo ancora aspettare circa un paio di settimane, per ulteriori approfondimenti- ha detto il presidente della Cei durante una celebrazione nella cattedrale di Perugia -. Sarebbe inopportuno fare corse in avanti, perché il bene comune, che è il bene di tutti, ci invita a camminare insieme a tutte le Chiese sorelle d’Italia, che vivono la pandemia in condizioni differenti». «Purtroppo ci dicono le statistiche che non siamo ancora usciti da questo forte momento di crisi».
Quando riprendono le messe? Non prima di fine maggio
Negli ultimi giorni, infatti, c’è stata una fitta interlocuzione tra la Cei e il governo italiano per tentare di arrivare a stabilire un protocollo per rispondere alla domanda «Quando riprendono le messe?». L’esito di questi colloqui era stato anticipato già nella serata di domenica con un comunicato stampa, pubblicato su Vatican News, che riportava le parole dello stesso Cardinal Bassetti.
Il protocollo per la ripartenza
«Come Chiesa abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti – ha detto il presidente della Cei -. Alla vigilia di quella che ci auguriamo possa essere una rinascita per l’intero Paese, ribadisco l’importanza che non si abbassi la guardia ma, come abbiamo ripetuto in questi mesi, si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio». Il tutto ringraziando il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute per i colloqui avuti negli ultimi giorni.
(foto di copertina: Cardinal Gualtiero Bassetti, da TV2000)