L’intelligenza artificiale scende in campo per portare i tifosi sugli spalti dello Stadio Olimpico

Il governo ha dato il via libera all'ingresso nell'impianto capitolino (al 25% della capienza) per seguire i match del prossimo Campionato Europeo. Ma servono degli accorgimenti tecnici e tecnologici che si basano anche sul sistema di riconoscimento facciale

14/04/2021 di Enzo Boldi

Ci saranno i tifosi. Non tutti, ma è già un buon punto di ripartenza. Il governo italiano ha rassicurato Uefa (e Fifa) sulla possibilità di portare il pubblico allo stadio per seguire le quattro partire del primo Campionato Europeo itinerante che si terrà nel corso della prossima estate. I match si disputeranno allo Stadio Olimpico di Roma che e ci sarà – come già avviato nel mese di settembre, quando la situazione pandemica sembrava essere ancora sotto controllo – il matrimonio tra calcio e intelligenza artificiale. Perché la capienza del 25% – prevista dalla disposizione – sarà condizionata da un perpetuo monitoraggio dei comportamenti di chi varcherà le soglie dell’impianto capitolino.

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Il “Progetto Smart security” prevede un investimento di circa 6 milioni di euro stanziati da Sport e Salute, la costola del Mef che si occupa dei finanziamenti legati al mondo delle discipline olimpiche (e non solo), nonché proprietaria dello Stadio Olimpico (Roma e Lazio, infatti, pagano una quota d’affitto per disputare le proprie partite di Campionato e Coppa nell’impianto capitolino). E si basa, meramente, sull’intelligenza artificiale in tutte le sue sfaccettature. Si parte, ovviamente, dalla rilevazione della temperatura corporea, come già accade – per esempio – prima dell’ingresso negli uffici pubblici, negozi, ristoranti e altre attività commerciali e non solo. Ma, ovviamente, ad accedere all’impianto saranno solamente «i vaccinati, chi ha già avuto il Covid e chi è negativo al test antigenico effettuato a ridosso dell’incontro», come spiegato dal Presidente della Figc, GabrieleGravina. Le varie documentazioni dovranno essere inserite su una piattaforma web, di cui ancora non sono stati svelati i dettagli.

Pubblico allo Stadio Olimpico per gli Europei, ma solo grazie all’intelligenza artificiale

Oltre a tutto ciò, c’è anche una nuova tecnologia che parte del riconoscimento facciale per controllare il corretto distanziamento sociale tra i tifosi allo Stadio. Si parla di Skeleton detection che sfrutta l’utilizzo delle telecamere per indicare le eventuali violazioni di quel metro e mezzo di distanza indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come misura minima per scongiurare la possibilità di un possibile contagio da Sars-CoV-2. Questa tipologia di riconoscimento facciale, non restituisce l’identità della persona inquadrata dal campo visivo della telecamera installata sugli spalti (per quello c’è già il biglietto nominale con posto non variabile), ma – di fatto – distingue un essere umano dall’altro e dagli altri oggetti (o animali) che occupano il cono visivo coperto.

Qualora si dovesse rivelare una diminuzione di quel distanziamento sociale tra due (o più) tifosi allo Stadio Olimpico, il sistema genererà un allarme che sarà inviato alla contro room che, in caso di violazioni, tenterà di ripristinare la corretta distanza tra le persone presenti sugli spalti (si parla di quasi 16mila a partita, cioè il 25% di capienza dell’impianto romano).

(foto di copertina: da Pixabay)

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