Vi ricordate l’app Immuni? Ora potrebbe essere utile come passaporto vaccinale

La nuova vita dell'applicazione per il tracciamento dei contagi potrebbe arrivare a breve. Ne ha parlato il ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao

14/04/2021 di Enzo Boldi

La cattiva pubblicità fatta da alcuni politici, le perplessità emerse dopo alcuni “falsi allarmi” nel corso dei primi mesi di funzionamento. Ma ora l’App Immuni potrebbe risorgere dalle ceneri come l’Araba Fenice e tornare in auge con una nuova modalità di utilizzo: il passaporto vaccinale. Sembra essere questa l’idea – ancora in fase di studio – del Ministro per l’innovazione tecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao. Attraverso l’applicazione, infatti, si potrà “dimostrare” l’avvenuta immunizzazione e viaggiare liberamente da un Paese all’altro (rispettando, ovviamente, le disposizioni normative legate all’emergenza sanitaria).

LEGGI ANCHE > Quali sono i compiti assegnati al Ministero per la Transizione Digitale

«Immuni non ha avuto un grande successo di pubblico, ma potrebbe avere una utilità futura in ottica di passaporto vaccinale», ha dichiarato Vittorio Colao durante la sua audizione in Commissione Trasporti della Camera. E il procedimento, al netto dell’aggiornamento che dovrà essere fatto sull’applicazione, dovrebbe essere molto semplice: l’attestato di avvenuta immunizzazione sarà caricato sulla app e potrà essere mostrato – in formato digitale – a chi effettuerà i controlli per accedere a un determinato luogo. E non dovrebbe riguardare solamente il vaccino: secondo quanto espresso dal ministro, infatti, potrebbe esserci spazio anche per il caricamento – sempre in formato digitale – dei documenti che attestano la negatività a un tampone (ovviamente effettuato pochi giorni prima) o l’aver superato l’infezione da Sars-CoV-2.

App Immuni come passaporto vaccinale, il piano del Ministro Colao

Le novità, per il momento, sono ancora in fase di studio e sviluppo per verificare la fattibilità di questo progetto che – secondo una linea temporale già nell’agenda di Colao – potrebbe prendere piede poco prima dell’estate e delle vacanze. Nel frattempo, però, l’app Immuni si è aggiornata di recente. Se all’inizio per “caricare” la propria positività sull’applicazione bisognava passare prima da un medico di base o dalla Asl e poi da un call center dedicato, ora è possibile procedere in autonomia: basterà utilizzare la propria tessera sanitaria e il Cun (codice univoco nazionale del referto del tampone molecolare) per avviare il tracciamento dei contatti. Questa novità, però, non ha squarciato il velo dell’indifferenza nell’utilizzo dell’applicazione. Ma ora, con il tema del passaporto vaccinale, potrebbe arrivare la sua nuova vita.

Share this article
TAGS