Pronto soccorso fai da te
11/01/2011 di John B
Le tradizioni popolari pullulano di rimedi e sistemi per affrontare le situazioni di emergenza: c’è da fidarsi?
Il nostro stile di vita è sempre più caratterizzato dall’utilizzo di alte tecnologie e la medicina non fa eccezione: in farmacia c’è una pillola per tutto e molte patologie che in passato imponevano complessi interventi chirurgici sono diventate curabili con tecniche non invasive. Il tempo dei rimedi della nonna è sempre più lontano, ma alcuni “trucchi” resistono nella cultura popolare, talvolta immeritatamente. Esaminiamone qualcuno.
RIMEDI MEDICI – Ad esempio, è ancora piuttosto diffusa la credenza che un rimedio efficace per contrastare il congelamento sia quello di sfregare della neve contro la parte congelata. Parimenti si ritiene che un buon cicchetto (come non pensare ai cani San Bernardo con la loro brava fiaschetta di cognac) sia un toccasana per vincere l’assideramento. Entrambi i rimedi sono non solo inefficaci, ma addirittura dannosi. Infatti la neve peggiora la situazione accelerando il processo di congelamento degli arti colpiti, mentre l’alcool – pur fornendo una ingannevole sensazione di calore immediato – provoca la dilatazione dei vasi sanguigni con conseguente aumento della dispersione del calore corporeo. Il modo migliore di aiutare una persona assiderata è quello di portarla in un ambiente caldo e asciutto per riequilibrare gradualmente la temperatura. Solo in caso di congelamento la parte interessata va immersa in acqua moderatamente calda (40 gradi). E per disinfettare? Specialmente tra i più giovani è molto diffusa la teoria per cui l’urina è un efficace disinfettante in caso di ferite e tagli. Ebbene, anche se alcuni studi sembrano confermare che l’urina abbia una blanda efficacia come disinfettante (in fin dei conti contiene una certa quantità di ammoniaca), tuttavia essa è anche un veicolo di trasporto per batteri e virus, specialmente in caso di infezione. Il rischio di infettare la ferita, quindi, è decisamente elevato. Meglio ricorrere a qualcosa di più igienico e questo vale anche nel caso dei morsi delle meduse, altro tipo di emergenza in cui l’intervento con urina gode di una solida tradizione popolare.
ALIMENTAZIONE – La tradizione abbonda di rimedi contro la stitichezza, da un lato, contro la diarrea dall’altro, proponendo interminabili elenchi di bevande e alimenti che avrebbero – secondo i casi – poteri lassativi o astringenti. In realtà qualsiasi alimento ricco di acqua e fibre aiuta le funzioni intestinali, e viceversa gli alimenti secchi e proteici tendono a mitigare gli effetti della diarrea. La frutta cotta, essendo ricca di fibre e avendo assorbito l’acqua della cottura, ha quindi capacità lassative, ma va altrettanto bene (anzi è meglio) la frutta cruda completa di buccia e accompagnata da un generoso bicchier d’acqua. Gli spinaci contengono molto ferro, lo sa chiunque abbia visto Braccio di Ferro. Nonostante milioni di bambini siano cresciuti con questa convinzione, gli spinaci contengono sì ferro ma non in misura superiore ad altri alimenti. Se proprio avete bisogno di ferro, meglio ricorrere a un bel piatto di lenticchie. Non serbate rancore, però, nei confronti del buon vecchio Popeye: alcuni studi hanno dimostrato che grazie ai cartoni animati e ai fumetti del mitico marinaio i bambini tendono a consumare più verdura, e questo è senza dubbio un fatto positivo! E sale e olio di oliva sulle ustioni? I rimedi artigianali per lenire il dolore provocato dalle ustioni e per accelerarne la guarigione sono tantissimi, purtroppo la gran parte di essi è decisamente tutt’altro che idonea allo scopo dichiarato. Finché si tratta di scottature leggere, il problema è di poco conto e i rimedi artigianali non possono fare danni ma se le ustioni sono molto estese o non sono superficiali, il sale, l’olio di oliva o altri grassi animali e vegetali rischiano di aggravare la situazione. Tra l’altro, il miglior modo di alleviare subito gli effetti di una scottatura è quello di far smaltire dai tessuti il calore in eccesso, e i grassi agiscono in direzione contraria. Molto meglio seguire le indicazioni dei manuali di primo soccorso e applicare prodotti specificamente studiati per il tipo di ustione riportata, tenendo bene a mente che nei casi più gravi è necessario ricorrere a cure mediche.
RIMEDI DELLA NONNA – Tantissimi ritengono che la prima cosa da fare, in caso di emorragia dal naso, sia quella di sollevare la testa e chiudere le narici. Ovviamente ha questo rimedio sembra efficace, visto che immediatamente il sangue cessa di fuoriuscire all’esterno. Tuttavia si tratta di un grave errore: il sangue continua a uscire defluendo verso l’interno e finendo nella gola, per cui l’emorragia non si blocca e c’è anche il rischio di soffocamento. Altrettanto sbagliata è la soluzione di riempire le narici con ovatta. Il rimedio corretto è quello di esercitare una pressione a monte, nella parte più alta del naso, in modo da chiudere i capillari e arrestare l’emorragia, senza sollevare il capo (ciò consentirà anche di verificare l’efficacia della pressione esercitata). Se però l’emorragia non si ferma subito o se è stata determinata da un trauma, è necessario consultare un modico. Ghiaccio sulle contusioni. In questo caso si tratta di un rimedio corretto: il freddo blocca l’emorragia e diminuisce l’infiammazione, oltre a lenire il dolore. L’importante è non applicare il ghiaccio direttamente, ma servirsi di una borsa per ilghiaccio. Ovviamente in base all’entità e alla natura della contusione potrebbe rivelarsi necessaria una visita medica per escludere la presenza di danni più gravi che il ghiaccio non può certo curare. Bistecca sull’occhio nero. E’ uno dei miti più noti e diffusi, specialmente tra coloro che apprezzano l’idea di ficcarsi in risse e scazzottate. In realtà non c’è alcuna evidenza scientifica nell’utilità di un simile rimedio, anche se qualche esperto ritiene che l’espediente abbia un’utilità indiretta. La vitamina K contenuta nella carne e il fatto che le bistecche siano solitamente conservate in frigo (e pertanto molto fredde) risulterebbero utili a contenere lividi e gonfiori e quindi anche gli occhi neri. La teoria convince poco, in verità… anche perché la carne cruda può veicolare pericolose infezioni. Meglio una borsa di ghiaccio.
BUONANOTTE – Camomilla per l’insonnia. Lo sappiamo tutti: la camomilla rilassa e aiuta ad addormentarsi. Ma esiste una base scientifica per questa affermazione? In effetti sì: le proprietà “tranquillizzanti” della camomilla esistono anche se sono piuttosto blande. Qualcuno peraltro sostiene che la camomilla, come qualsiasi altra tisana, è nemica del sonno: l’assunzione di liquidi prima di addormentarsi provocherebbe il bisogno di recarsi in bagno durante la notte e vanificherebbe gli sforzi fatti per prendere sonno. Probabilmente hanno tutti ragione, ma è verosimile che il “rito” di prepararsi e sorseggiare una tazza di tisana bollente sia esso stesso un momento di relax e contribuisca a raggiungere quel livello di serenità propedeutico a trascorrere una notte tranquilla.