Se si spegnessero gli apparecchi connessi alla rete quando non si utilizzano, si risparmierebbe un miliardo di euro in Europa

L'European Commission’s Agency for Competitiveness and Innovation (EACI) ha promosso un progetto che punta a evidenziare quali sono i punti maggiormente critici nel consumo energetico in stand-by

20/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Lo potremmo definire “consumo silenzioso”. È quello che, dal punto di vista energetico, viene fatto dai nostri dispositivi tecnologici o dagli elettrodomestici quando sono nella modalità stand-by. Non ci sono, in quel momento, ma è come se ci fossero: una console per videogiochi, un pc, ma anche un tablet o uno smartphone, quando sono “silenti” continuano in ogni caso a macinare kWh. Nell’ambito della European Commission’s Agency for Competitiveness and Innovation (EACI), il progetto Selina – Standby and Off-Mode Energy Losses In New Appliances – ha calcolato, ad esempio, che una console per videogiochi in stand-by consuma esattamente quanto una console per videogiochi quando viene impiegata da un utente. Sulla base di calcoli come questo, dunque, ha evidenziato il risparmio energetico – e di conseguenza in termini di denaro – che si potrebbe ottenere in un’area come quella dei Paesi dell’Unione Europea.

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Progetto Selina della commissione europea evidenzia i risparmi sullo stand-by dei dispositivi

Lo studio è stato condotto in maniera neutrale, senza prendere in considerazione delle differenze legate ai vari brand, nel tentativo di offrire al consumatore l’informazione più trasparente. Non è uno studio fine a se stesso, ma è volto a offrire suggerimenti pratici ai cittadini dell’Unione Europea per provare a contribuire alla risoluzione del problema dell’eccesso di consumo energetico.

In modo particolare, il calcolo che viene fornito è molto semplice: 1 kWh di elettricità costa 0,24 centesimi di euro ed è pari a 443 g di CO2 emessa. Di conseguenza, calcolando il consumo dei dispositivi in stand-by, il team di Selina ha stabilito che – se tutti i cittadini spegnessero i propri dispositivi invece di lasciarli in stand-by – si risparmierebbe un miliardo di euro in tutta Europa, 7 miliardi di kWh e – di conseguenza – 3,5 milioni di tonnellate di CO2 emessa. Numeri sicuramente non risolutivi rispetto alla crisi energetica che stiamo attraversando ma che, sempre con l’introduzione di buone pratiche, comporterebbero comunque una maggiore attenzione al pianeta.

Lo studio, inoltre, fornisce anche altri suggerimenti per contribuire al raggiungimento di questo risultato: lo spegnimento del monitor quando questo non viene utilizzato, ad esempio, ma anche l’utilizzo di multi-prese a cui collegare i vari dispositivi. Un solo click, in questo caso, potrebbe bastare a interrompere il consumo di energia di tutti i dispositivi collegati. L’utilizzo di tecnologie per l’ottimizzazione del risparmio energetico sui vari dispositivi, inoltre, rappresenterebbe un ulteriore tassello. Nulla di più, insomma, che consigli di economia domestica, che magari abbiamo ascoltato molte volte e che abbiamo sempre sottovalutato, ma che – in un mondo iperconnesso e che, d’altra parte, sta attraversando un momento di forte difficoltà dal punto di vista del consumo dell’energia – assumono, oggi, una nuova valenza.

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