La prof sospesa e i suoi alunni invitati al Senato dalle senatrici a vita Segre e Cattaneo
01/06/2019 di Gaia Mellone
Le senatrici a vita Liliana Segre e Elena Cattaneo hanno ricevuto nella sala Zuccari del Senato la “prof sospesa” come è diventata nota a livello nazionale. Rosa Maria Dell’Aria era stata sospesa per 15 giorni senza stipendio per «omessa vigilanza» sul video realizzato dai suoi studenti in occasione della giornata della memoria, in cui facevano un paragone tra il decreto sicurezza di Matteo Salvini e le leggi razziali del 1938.
La prof sospesa e i suoi alunni invitati al Senato dalle senatrici a vita Segre e Cattaneo
La professoressa Maria Rosa Dell’Aria è tornata nella sua aula il 27 maggio, dopo 15 giorni di sospensione in cui ha ricevuto la solidarietà dei suoi studenti dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo,ma non solo. Con la sua classe, quella in cui venne mostrato il famigerato video, la II E, si è recata su invito al Senato per incontrare Liliana Segre e Elena Cattaneo. La senatrice a vita m milanese sopravvissuta ad Auschwitch ha rapito i 20 studenti, parlando con loro di quanto le è successo e del valore della Memoria che non deve essere perso. «Parlo con voi come foste miei nipoti» ha detto Segre e sorridendo ha aggiunto«Vi sono grata perché se guardo voi ho la speranza che la Memoria non venga perduta». Liliana Segre ha anche ringraziato la professoressa Dell’Aria dicendo che «se non ci fossero insegnanti come voi, non avrei più speranza: temo che quando noi saremo tutti morti, la Shoah diventerà una riga nei libri di storia».
Entrambe le senatrici a vita hanno sottolineato quanto sia «preoccupante» ciò che è accaduto alla prof sospesa. «Questo – ha detto la senatrice Elena Cattaneo – è uno dei luoghi delle istituzioni simbolo di democrazia e libertà e voi qui rappresentate tutti i 7 milioni di studenti italiani». Una democrazia che non deve essere data per scontata. «Quello attuale è un governo democraticamente eletto e voi ragazzi avete avuto la possibilità di criticarlo perché c’è libertà di parola – ha detto Segre parlando dell’indifferenza che colpì la Shoah – non dimenticatelo».
(Credits immagine di copertina:Facebook Luca Pastorino)