Piero Scaruffi, l’informatico che per primo ha dato il suo nome a un sito web | RAM – La rete a memoria
Cosa ha pensato la prima persona che ha dato il suo nome a un sito? Ce lo ha raccontato Piero Scaruffi, creatore di uno dei siti italiani più longevi
20/07/2022 di Ilaria Roncone
Come nasce l’idea di dare il proprio nome a un sito web? Nell’ultima puntata del nostro format RAM – La Rete A Memoria abbiamo scelto di chiederlo a Piero Scaruffi, informatico italiano naturalizzato statunitense che nella vita non si è fatto mancare nulla: tra saggi e critica musicale, Scaruffi ha vissuto e vive in California esercitando anche la professione di giornalista freelance, storico della musica e del cinema e poeta.
Piero Scatuffi ha dato vita a www.scaruffi.com creando, di fatti, il primo sito web ad avere come dominio il nome del suo autore. Cosa ci si può trovare sopra? Tutto quello che lui pensa e traccia della sua attività nei decenni – considerato che è uno dei più longevi siti italiani -, dalle recensioni su dischi e autori musicali passando per i suoi viaggi nel mondo e le sue idee su tutti i vari ambiti che ha toccato durante la sua carriera.
LEGGI ANCHE >>> Il contributo di Jessica Giorgia Senesi all’attivismo online | RAM – La rete a memoria
Piero Scaruffi racconta la storia del primo sito a chiamarsi come il suo autore
Piero Scaruffi ha raccontato ai microfoni di Giornalettismo come è nata l’idea e perché ha scelto proprio di usare il suo nome. «La World Wide Web nacque nel 1991 e nel 1992 io ero a Stanford e, a un certo punto, venne consentito a chiunque di avere un domain name – ci ha spiegato Scaruffi – e io presi Scaruffi.com come uno scherzo». In un italiano corretto ma con un accento che determina chiaramente la sua provenienza statunitense, l’informatico ha quindi chiarito che – almeno all’inizio – tutto è nato per gioco «a Stanford, dove tutti erano molto seri sui domain names».
«In quegli anni non era ovvio che tanti individui indipendenti avrebbero avuto il loro domain name», chiarisce Scaruffi, dipingendo una realtà che può sembrare strana oggi, quando esistono milioni di siti che portano il nome della persona che ha scelto di crearli per mettere in rete un portfolio delle sue attività, idee, esperienze. Una scelta di successo che ha tracciato una strada, quella di usare il proprio nome per un sito, che Scaruffi rivendica per quelle pagine sulle quali parla di ciò che fa e delle sue opinioni.