Il nuovo picco potrebbe esserci il 27 novembre
I modelli matematici indicano un appiattimento della curva dei contagi
12/11/2020 di Gianmichele Laino
Non si può ancora parlare di curva dell’epidemia in fase remissiva. Tuttavia, quello che stiamo notando – anche a occhio nudo e senza sezionare i dati che quotidianamente vengono trasmessi dal ministero della Salute – è una tendenza al rallentamento della seconda ondata del coronavirus in Italia. Una osservazione che ha portato Roberto Battiston, fisico dell’Università di Trento ed ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana, a prevedere che il picco seconda ondata arriverà probabilmente tra 15 giorni, ovvero il 27 novembre. Da quel momento in poi, la curva dovrebbe iniziare la sua discesa, frutto soprattutto delle misure restrittive che sono state prese a inizio novembre.
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Picco seconda ondata previsto per il 27 novembre
Roberto Battiston si avvale di modelli matematici per cercare di inquadrare l’andamento della pandemia. Invece, dal comitato tecnico-scientifico cercano di dialogare anche con la politica, in modo particolare con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, forte di questi timidi segnali che la curva dei contagi sta dando nelle ultime ore, punta sempre a evitare un lockdown nazionale, insistendo con le misure da prendere a carattere regionale e che, nelle prossime ore, potrebbero interessare anche l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la tanto discussa Campania.
Nella settimana che si è conclusa il 7 novembre, la crescita dei contagi – ovviamente – c’è stata. Ma non è stata più ai livelli dei giorni precedenti, essendo incrementati i nuovi casi “soltanto” del 25%. Un aspetto che va preso in considerazione, anche se occorre sempre ricordare che a questa piegatura della curva corrisponde un aumento spropositato dei morti (anche questo previsto dai modelli fisici, che avevano ipotizzato una media di 500 morti al giorno nel mese di novembre) e che la situazione degli ospedali e delle terapie intensive resta molto critica. Tuttavia, il governo si sta giocando la carta del 3 novembre: il dpcm più restrittivo, con la divisione in zone dell’Italia deve ancora far sentire i suoi effetti sul contagio.
Picco seconda ondata: quante persone saranno contemporaneamente positive il 27 novembre
Comunque, il fatto che la curva sia vicina al picco seconda ondata e al relativo plateau che stabilizzerà l’andamento della pandemia in Italia (a fine novembre aumenterà anche il numero dei pazienti guariti dal coronavirus, tra i 600mila attualmente positivi in Italia – l’1% della popolazione) non è il solo indicatore da prendere in considerazione per gestire la pandemia.
In ogni caso, se questi modelli matematici dovessero essere rispettati, intorno al 27 novembre si avranno circa 850mila cittadini italiani positivi contemporaneamente: dovrebbe essere il numero massimo delle persone ufficialmente coinvolte nella pandemia nello stesso momento. Dopo, la curva dovrebbe scendere.