Per capire il concetto di picco bisogna introdurre quello di plateau

Le parole del presidente dell’Iss Silvio Brusaferro suonano come maggiormente rassicuranti sull’andamento complessivo dell’epidemia di coronavirus in Italia. Una delle massime autorità in ambito sanitario del Paese, infatti, ha parlato del fatto che, ormai, il picco dei contagi può considerarsi raggiunto: «Siamo sul plateau, ossia su un picco pianeggiante che può durare alcuni giorni, poi auspicabilmente inizia la discesa, sempre se manteniamo la guardia alta». Ma per comprendere questa frase occorre partire dal concetto di differenza picco plateau.

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Differenza picco plateau, la nuova parola chiave del contagio

Il picco non è un punto che si raggiunge sui grafici che siamo abituati a leggere in questi giorni, dopo il quale inizia la discesa immediata dei contagi. Il picco è un punto ragionevole di massima espansione della malattia. Quando questo valore si raggiunge, il dato resta stabile per alcuni giorni, oscillando nei pressi del valore di cui sopra. Un po’ di più, un po’ di meno, banalmente. Il tutto per un periodo di tempo ancora non ben definito (ma che può essere orientativamente quantificato in pochi giorni) in cui la crescita dei contagi resta stabile.

Dopo che il plateau, che dobbiamo immaginarci come un altopiano all’interno di un grafico, inizierà a scendere potremmo davvero dire di essere nella fase calante del contagio, quella in cui i dati iniziano ad avere il segno negativo davanti. «Declinando questo plateau nelle tre aree, abbiamo quella a più alta circolazione al nord, una intermedia con alcune migliaia di casi e altre che sono con un numero contenuto di casi, a limitata circolazione».

Insomma, questi elementi ci fanno capire che la diffusione del contagio non sarà uniforme in tutte le parti d’Italia e che, soprattutto, la discesa non sarà repentina: «Le scelte che dovranno essere prese presuppongono che dobbiamo evitare che la curva risalga o porti a una situazione di non controllo dell’epidemia – ha detto Brusaferro -. Quindi dobbiamo capire con che velocità scende la curva, oggi è difficile immaginare un azzeramento in tempi brevi». Da oggi, quindi, con plateau, possiamo dare il benvenuto nel nostro vocabolario a un nuovo termine tecnico relativo al contagio. Siamo in una fase di stallo. È importantissimo non commettere errori per evitare una nuova ripresa del contagio.

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