Dramma Covid negli Usa, 1 milione di contagi nei primi 10 giorni di novembre
Il picco di nuovi contagi negli Stati Uniti aumenta ogni giorno e non sembra rallentare
11/11/2020 di Redazione
Si fa sempre più grave l’emergenza Covid negli Stati Uniti. Solo a novembre infatti sono oltre un milione i nuovi positivi al virus, con una media di oltre 100mila contagiati. Numeri drammatici che non accennano a diminuire nell’indifferenza del governo Trump, impegnato nel tentativo di ribaltare il risultato reale delle elezioni dello scorso 3 novembre.
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Il boom del Covid negli Stati Uniti
Il boom dei nuovi casi di Covid negli Stati Uniti arriva dopo mesi di polemiche sull’inazione dell’amministrazione Trump, che nelle ultime settimane di campagna elettorale ha addirittura contribuito a diffondere il virus, come dimostra uno studio della Stanford University avrebbe causato oltre 300mila contagi e 700 morti. Gli Usa sono ormai da mesi il Paese più colpito dalla pandemia con oltre 10 milioni e mezzo di casi dall’inizio dell’emergenza, 3,712,054 persone positive al momento e quasi 246mila vittime. Numeri impressionanti, superati solo dal recente picco di un milione di casi sono nei primi 10 giorni di novembre, che ha costretto i governatori di tutti gli Stati più colpiti a promettere giri di vite per bloccare la diffusione del virus. Per questo il governatore del Wisconsin ha parlato allo Stato chiedendo cooperazione alla popolazione, mentre il suo collega del Minnesota ha ordinato la chiusura alle 10 pm di bar e ristoranti e in Iowa saranno obbligatorie le mascherine per gli assembramenti all’interno con 25 o più persone.
L’ottimismo degli esperti sul Covid negli Stati Uniti
La spaventosa ondata di casi di Covid negli Stati Uniti sta spaventando quasi tutti, ma gli esperti sembrano più ottimisti, spiegando di essere comunque in una situazione migliore rispetto all’ondata della scorsa primavera per la conoscenza del virus e la migliore fornitura di strumenti medici. Questo nonostante i 12mila nuovi casi di martedì in Illinois, i 7mila in Wisconsin e i 6,500 in Ohio e una media di 930 morti al giorno. Numeri impressionanti, in crescita in 49 Stati dell’Unione, cui vanno aggiunti gli ospedali al limite della capacità, ma che sono contrastati dal fatto che adesso sta aumentando il numero di pazienti che esce vivo dalla terapia intensiva, dalla maggiore diffusione dei test e dall’uso di nuovi medicinali come il Remdesivir. Il tutto senza contare l’ormai prossimo arrivo del vaccino della Pfizer che potrebbe nel corso del prossimo anno dare una svolta alla battaglia contro il virus.