Quali sono le tendenze nella psicoterapia online in Italia? E all’estero?

Abbiamo fatto una ricerca per capire, in ambito psicoterapia online, la situazione in Italia e quali siano le differenze con gli altri Paesi

24/05/2023 di Ilaria Roncone

Le piattaforme psicologi online, come stiamo approfondendo nel monografico che abbiamo dedicato oggi all’argomento, sono una realtà che va sempre più affermandosi nel nostro paese. Oltre alla realtà di Unobravo – di cui abbiamo parlato, tra nascita e sviluppo, nell’intervista alla CEO & Founder Danila De Stefano – in Italia esistono altre piattaforme dedicate nate negli ultimi anni. E all’estero invece? Quale è la tendenza quando si parla di piattaforme psicologia online e, più in generale, di come viene percepita la terapia fatta attraverso gli strumenti digitali?

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Piattaforme psicologia online, quali sono quelle italiane?

Ci sono realtà più o meno piccole, piattaforme online o vere e proprie applicazioni che si scaricano e permettono di chattare con il costumer care; ancora, quelle che offrono una seduta iniziale gratis e/o un primo approccio di orientamento per capire quale sia il professionista più adatto all’esigenza dell’utente che fa tap e entra in queste realtà. Ogni piattaforma ha un suo specifico funzionamento – dall’approccio iniziale fino al pagamento finale (ed è fondamentale ricordare che il bonus psicologo può essere utilizzato anche nell’ambito della psicoterapia online) – e in Italia ci sono diverse realtà che operano da diverso tempo.

Al di là di Unobravo, infatti, troviamo nomi come Serenis. La piattaforma di psicoterapia online è accessibile scaricando l’applicazione sia su sistema Android che su sistema iOS ed è stata fondata nel 2021 da Silvia Wang e Daniele Francescon. Offrendo un primo colloquio gratuito, la realtà di psicoterapia online si rivolge a persone singole, coppie e minori. Con un questionario iniziare che indirizza la persona verso lo psicoterapeuta più adatto, Serenis presenta una sezione dedicata alla recensioni affinché chi si approccia alla sua realtà possa capire come funziona leggendo le esperienze degli altri.

Un’altra realtà consolidata in Italia – in piedi dal 2016, ben prima dell’inizio della pandemia – è quella di TherapyChat. Oltre che in Italia, quest’ultima è attiva anche in Spagna e nel Regno Unito. Alessandro De Sario e Alejandro Ponce sono i founder di una delle prime realtà che di è offerta come punto di incontro tra psicologi che offrono un servizio online tramite una realtà strutturata e singoli o aziende che cercano un servizio per occuparsi del benessere psicologico e della salute mentale.

E all’estero?

La psicologia (sia fatta tramite piattaforme strutturate che praticata sfruttando i tool che comunemente usiamo per i meeting lavorativi, per esempio) se andiamo all’estero è ampiamente diffusa e se ne parla parecchio. Basta digitare “online therapy” su Google per rendersi conto che moltissime testate (da Forbes a Money passando per Londra Italia) offrono articoli su questa tematica e provano e elencare quelle che sono le migliori realtà ad offrire questo servizio.

Articoli che hanno titoli come “10 Best Online Therapy Services We Tried & Tested in 2023” (“Le 10 migliori piattaforme per la terapia online che abbiamo provato e testato nel 2023”) rendono subito chiaro come si tratti di un argomento che ha superato i tabù che in Italia ancora persistono rispetto alla psicoterapia. Psicoterapia che, anche online, è ben accetta e ricercata da tante persone se si considera – per esempio – che solo nel Regno Unito (fonte: uno studio dell’NHS) una persona su quattro soffre di disturbi mentali.

Ecco da dove è nata, per esempio, My Online Therapy per offrire nel Regno Unito il supporto da remoto di uno psicologo che permetta di abbattere barriere come la mancanza di tempo o l’impossibilità di recarsi in un luogo fisico preposto alla seduta (con un dottore italiano, magari, abitando all’estero). Sono stati fatti anche diversi studi per comprendere l’efficacia della terapia online e le differenze con quella di persona, evidenziando anche quelli che possono essere gli aspetti negativi: dalla mancanza di presenza fisica che per alcuni può rendere più difficile stabilire una connessione e una relazione con il proprio terapeuta fino ai problemi tecnologici che, inevitabilmente, vanno presi in considerazione, ci sono tutta una serie di ragioni e di motivazioni per preferire il rapporto offline.

Ciò non toglie che, comunque, la possibilità di ottenere questo servizio online apre molte porte e non leva nulla a chi sceglie, invece, di farlo di persona.

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