Prende quota il Patriot Party, su Parler i primi passi del partito di Trump

Dal simbolo del leone ai filmati con plotoni di fucili automatici, il popolo del presidente si prepara alla battaglia

18/12/2020 di Redazione

Prende quota su Parler il Patriot Party, il partito di Donald Trump. Il “Twitter della destra” sembra infatti diventato l’incubatore del possibile nuovo movimento estremista che potrebbe portare alla scissione nell’area conservatrice Usa. Dal simbolo del Leone, ai filmati con plotoni di “patrioti” che sparano raffiche con i loro fucili automatici, sembra davvero che gli Stati Uniti siano a un passo dalla fine del loro storico sistema bipartitico.

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Come nasce il Patriot Party

La voglia di lasciare il Partito Repubblicano e fondare un partito di Trump diventa sempre più forte tra i sostenitori del presidente uscente, ormai convinti che anche i Repubblicani siano il nemico e fedeli solo al tycoon newyorchese visto ormai come l’unico estraneo alla “palude” di Washington.  Una convinzione divenuta certezza dopo la sconfitta nelle elezioni del 3 novembre, con la linea di separazione tra Trump e i Repubblicani divenuta sempre più evidente col passare delle settimane e diventata una vera e propria barriera dopo la decisione di Mitch McConnell di prendere posizione e riconoscere la vittoria di Biden e Harris, abbandonando di fatto Trump a sé stesso. Una mossa che se, al momento isola Trump, nel lungo periodo potrebbe aiutare il presidente uscente, che conferma il suo essere “altro” rispetto ai politici di lungo corso e con la campagna sui brogli ha tenuto unita ed eccitata la sua sempre crescente pattuglia di sostenitori. Senza considerare che pur nella sconfitta Trump ha portato ai seggi oltre 74 milioni di persone che hanno votato per lui, diventando il secondo candidato più votato della storia Usa dopo Biden.


I primi passi del Patriot Party sui social

Su Parler il Patriot Party prende piede e cresce anche perché sul “Twitter della destra” i membri della destra americana si sentono più a loro agio e possono lasciarsi andare. E così sembra ormai stabilito che il simbolo del partito sarà il leone, “che si mangia sia l’asino che l’elefante” ovvero gli storici simboli del partito democratico e repubblicano.

Time for a 3rd Party #PatriotParty

— SteveMudflapMcGrew SteveMcGrew Thursday, December 17, 2020

E se il simbolo già dimostrerebbe l’animo “aggressivo” del nuovo movimento, ispirato al “comandante Trump”, ovviamente a far esaltare su Parler i seguaci del presidente uscente è il fatto che loro si chiamino “patrioti”, rendendo evidente il loro pensiero di essere quelli che salveranno l’America dalla sua fine, che per qualcuno è il comunismo, o socialismo, ma che sembra principalmente la salita al potere delle minoranze etniche. E così i patrioti cercano di caricarsi, caricando video di plotoni che sfogano la loro rabbia con raffiche di fucili automatici, oppure citano uno dei volti più famosi del trumpismo estremo, quel James Woods, che con Jon Voight, Scott Baio e Antonio Sabato Jr., rappresentano la Hollywood che guarda a destra.

#PatriotParty #resistthereset

— American Patriot FoundingFatherPatriot Thursday, December 17, 2020

#PatriotParty

— iBlameParticipationTrophies iBlameParticipationTrophies Thursday, December 17, 2020

Il tutto, sia detto con chiarezza, senza alcun endorsement o presa di posizione ufficiale di Trump. Ma molti esperti sono sicuri che i due ballottaggi in Georgia per il Senato saranno un test per capire da che parte sta il presidente uscente, che dopo lo “sgarbo” del leader del GOP al Senato potrebbe essere ancor più tentato dall’idea di affondare il partito repubblicano e farsi eleggere re di un partito davvero tutto suo.

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