Patrick Zaki ha bisogno del suo account Instagram, ma il social non lo ha ancora aiutato a recuperarlo

Lo studente dell'università di Bologna ha perso i suoi accessi e vorrebbe recuperare i suoi ricordi (e i suoi contatti)

16/12/2021 di Redazione

La scarcerazione di Patrick Zaki ha dato modo a tante persone di poterlo vedere in volto, dopo due anni in cui aveva soltanto sentito parlare di lui. Ha potuto incontrare, anche se solo virtualmente – attraverso lo schermo di una televisione o attraverso un portale di news online che ha trasmesso una sua intervista esclusiva -, il suo sguardo ora sereno e il suo viso molto solare. Ha potuto toccare con mano la sua gratitudine nei confronti dell’Italia. Ora, però, Patrik Zaki ha bisogno di comunicare e di avere a disposizione degli strumenti – alla portata di tutti – per farlo. Per questo, attraverso il suo account Twitter che abbiamo imparato a riconoscere in un proliferare di profili fake (non mancano mai, nemmeno in questi casi), ha chiesto a Instagram di riottenere il vecchio account che aveva creato su quel social media.

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Patrick Zaki chiede a Instagram di avere indietro il suo vecchio account

«Sto faticando per riottenere l’accesso al mio vecchio account Instagram perché ho perso l’accesso al mio numero di telefono e indirizzo e-mail precedenti – ha detto Patrick Zaki, taggando, tra le altre cose, l’account Twitter ufficiale di Instagram -. Sai, sono stato un prigioniero politico negli ultimi due anni o giù di lì. Ho provato a chieder loro aiuto o a contattarli, ma è stato inutile. Ora ho bisogno del vostro aiuto per farmi restituire Instagram e ciò che è rimasto dei miei ricordi. Posso fornire loro tutti i dettagli per dimostrare che sono io, ho solo bisogno di qualcuno che si metta in contatto con me».

Perché è importante restituire la titolarità del profilo Instagram a Patrick Zaki

Patrick Zaki ha anche fornito il link al suo vecchio profilo Instagram che, al momento, risulta essere privato. L’account di riferimento è quello denominato patrickoo91: nella bio ci sono i riferimenti al Cairo, alla città di Bologna e alla sua passione per il calcio (in particolare per lo Zamalek e per l’Arsenal, non ancora – ma immaginiamo sia questione di tempistiche – per il Bologna Fc). È importante per Zaki ottenere l’account Instagram per due ragioni: la prima è che dovrà affrontare, nei prossimi mesi, comunque un processo complesso. Patrick Zaki, sebbene libero, non è ancora al riparo da conseguenze legali nel suo Paese d’origine: è opportuno, pertanto, riuscire a documentare – attraverso più media – le prossime tappe del lungo iter che lo aspetta. Poi, perché – come già accennato in precedenza – stanno proliferando account Instagram falsi, che non fanno riferimento a lui. Nei giorni scorsi, Riccardo Noury di Amnesty International ha spiegato i problemi che potrebbero derivare dalla pubblicazione di post a nome di Patrick Zaki ma non scritti da lui: su di lui c’è la lente d’ingrandimento delle autorità egiziane. Attribuirgli parole o frasi – non pronunciate da lui effettivamente – può essere un rischio davvero enorme.

Foto IPP da video

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