Perché alcune aziende, come Sony, decidono di investire su profili come TheBorderLine?

Il 1° giugno, la nota multinazionale dell'elettronica aveva diffuso - sui suoi canali social - un video in cui annunciava una fornitura di prodotti Alpha proprio al team di TheBorderLine

15/06/2023 di Gianmichele Laino

Immagini in alta qualità, ampia disponibilità di tempo per la realizzazione di video, una platea di 600mila iscritti a un canale YouTube, di quasi 260mila followers su TikTok, di 88mila followers su Instagram. Non ultimo, la verticalità nella produzione di immagini e di contenuti originali, che necessitano di strumenti tecnici di precisione per raggiungere il massimo della loro efficacia. Sono tutte delle caratteristiche che caratterizzano il progetto TheBorderLine e che lo hanno reso – almeno fino al tragico incidente del 14 giugno, che ha coinvolto una madre e i suoi due figli (uno di questi è morto) – appetibile per alcuni brand. Tra gli ultimi, in ordine di tempo, anche Sony.

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Partnership TheBorderLine, tra le aziende anche Sony

«Conoscete TheBorderLine? Questi ragazzi creano contenuti da pazzi (icona della bomba, ndr). Che ne pensate dei loro video? A noi divertono moltissimo, ecco perché non abbiamo esitato a dar loro qualche prodotto Alpha per offrirgli il meglio della qualità foto/video. Grazie ragazzi!». È il testo con cui Sony ha accompagnato un video in cui compare una testimonianza di uno dei co-founder di TheBorderLine. Il video, adesso, è stato rimosso dalle piattaforme social.

«Da quando abbiamo iniziato a collaborare con Sony, la nostra qualità è letteralmente schizzata alle stelle» – diceva DB nel video, brandendo una delle macchine del noto brand di elettronica. Impossibile immaginare tutto quello che è capitato soltanto qualche giorno dopo. Sony, così come altre aziende, è stata attratta dai criteri che abbiamo indicato all’inizio dell’articolo. Ma quando si è un brand, occorre avere ben chiaro il progetto su cui si vuole investire a livello di marketing.

I video delle challenge, che rappresentano la cifra stilistica di TheBorderLine, sono contenuti su cui le multinazionali possono contare? La pericolosità della sfida – al di là della riuscita della stessa sfida nel video – è un elemento che non si può in alcun modo sottovalutare. Eppure, oggi, più il contenuto è estremo, più crea interazioni, più – quindi – viene valutato dai team commerciali delle aziende. Che, però, dovranno anche mettere in conto il rischio. Si finisce, così, per attirare un gran numero di commenti negativi, un gran danno di immagine e – per salvare capra e cavoli – non si potrà far altro che cancellare. Manovra doppiamente sbagliata, perché la rete, soprattutto in questi casi, non perdona.

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