Ora Di Bella dice che non c’è divieto assoluto di pagamento agli ospiti dei talk show
Il nuovo direttore degli Approfondimenti della Rai sembra andare in controtendenza rispetto al famoso - e mai effettivamente decollato - vademecum sui talk show
29/06/2022 di Gianmichele Laino
Il famoso gettone di presenza per gli ospiti dei talk-show Rai continua a essere una sorta di oggetto della discordia tra i vertici di Viale Mazzini. Se la commissione di Vigilanza Rai aveva approntato un vademecum – che, tuttavia, non ha mai incontrato la convergenza di tutte le forze politiche rappresentate all’interno della commissione stessa – che prevedeva la preferenza per gli ospiti dei talk-show a titolo gratuito e non degli ospiti a pagamento in Rai, il nuovo direttore degli Approfondimenti Antonio Di Bella chiarisce la sua posizione in merito a una questione spinosa, che coinvolge diversi aspetti tra cui quello della concorrenza con le trasmissioni di approfondimento nelle televisioni commerciali.
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Ospiti a pagamento in Rai, la decisione di Antonio Di Bella
Così, mentre dalle parti di Viale Mazzini hanno già superato il momento della presentazione dei palinsesti per la prossima stagione, con la conferma di Cartabianca tra i vari talk-show del servizio pubblico, il nuovo direttore degli Approfondimenti è tornato sulla questione del gettone di presenza agli ospiti. Una posizione che non sembra imprimere quella svolta che, ad esempio, ci si augurava in Commissione di Vigilanza Rai, quando si desiderava stabilire una sorta di divieto per il compenso degli ospiti esterni, soprattutto dopo il caso del professore della Luiss Alessandro Orsini, di quanto pattuito inizialmente per la sua partecipazione a Cartabianca e della successiva retromarcia con l’intervento a titolo gratuito nel programma di Bianca Berlinguer.
«Non toglieremo alcuna voce ai talk-show – ha detto Di Bella -, anzi ne aggiungeremo di nuove nel rispetto del pluralismo. Non c’è un divieto assoluto al pagamento degli ospiti nei talk». Il principale timore per chi fa televisione – manifestato negli ultimi mesi – è che con l’impossibilità di pagare gli ospiti per i loro interventi, questi potessero preferire altre emittenti televisive, facendo perdere ai talk-show della Rai la competitività. La posizione sembra essere stata recepita da Di Bella che, sicuramente, ha il mandato di innovare il format del dibattito televisivo in trasmissione. Ma che, da queste prime avvisaglie, sembra essere ben distante da una vera e propria rivoluzione.
Foto/IPP/Gioia Botteghi – Roma