Orfini attacca le priorità del PD: pensa più alle poltrone che «ai migranti della Mare Jonio»
02/09/2019 di Enzo Boldi
Il Partito Democratico ha sempre detto (da quando è iniziato il dialogo con il Movimento 5 Stelle) di voler interrompere quel percorso avviato da Matteo Salvini. Scelte politiche, negli ideali, che dovrebbero essere diametralmente opposte. Da quando si sono avviate le trattative per la formazione di un governo M5S-Pd, però, dal Viminale sono partiti due divieti di ingresso nelle acque italiane per due navi Ong con a bordo migranti soccorsi a largo del Mediterraneo. Provvedimenti che, come prevede il decreto sicurezza bis, sono stati avviati dal Ministero dell’Interno, ma certificati e controfirmati anche da altri due dicasteri a trazione pentastellata: la Difesa (Elisabetta Trenta) e Infrastrutture (Danilo Toninelli). Il deputato dem Matteo Orfini se la prende con il suo partito per non aver messo questo tema in primo piano prima di sedersi al tavolo delle trattative.
Orfini e le priorità poltronistiche del Pd
«Se stiamo facendo questa trattativa per superare le politiche oscene di Salvini, io avrei detto: prima di tutto, fateli sbarcare. Poi si tratta. Invece stiamo qui a parlare del numero dei vicepremier: Franceschini fa un tweet, Orlando lo ritwitta, Gentiloni ritwitta Orlando che ritwitta Franceschini – ha detto Matteo Orfini nella sua intervista a La Stampa -. Per il mio partito conta più il numero di chi va al governo del numero di esseri umani sequestrati. Sarà che a me interessa assai poco perché non ci entrerei mai».
La situazione a bordo della Mare Jonio
Un discorso, quello di Orfini a La Stampa, che sembra essere coerente. O, comunque, lo è di più rispetto ai proclami fatti nelle prime ore della trattativa per un governo Conte-2. Da giorni, infatti, a largo delle coste italiane è ferma la nave Mare Jonio. Sono stati fatti scendere tutti i minori e i genitori che li accompagnavano, ma la situazione dei 31 migranti rimasti a bordo è sempre più grave. Le onde, davanti a Lampedusa, si fanno sempre più alte e mettono a rischio la sicurezza di tutte le persone a bordo. Inoltre, secondo i report medici, ci sarebbero anche cinque casi di scabbia.
(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI).