La guerra di Putin la pagano (anche) i performer di Onlyfans

Chi paga per le sanzioni imposte alla Russia? Tra gli altri, i performer di Onlyfans in Russia, che si ritrovano con account e denaro guadagnato congelati

28/02/2022 di Ilaria Roncone

Vladimir Putin non è il leader dei russi. Emerge in queste ore con le proteste che si moltiplicano in Russia e i tanti manifestanti che, solo per il fatto di esporre cartelli contro la guerra, vengono arrestati; emerge anche in rete, con i creator di Onlyfans Russia che stanno avendo problemi a ricevere i pagamenti tra sanzioni e invasioni. Considerata la situazione attuale, con le sanzioni economiche per la Russia e la violenza crescente in Ucraina, coloro che guadagnano dai loro abbonamenti su Onlyfans stanno registrando una serie di problemi con il blocco dei loro account. A livello pratico questo significa che non sono nemmeno in grado di accedere ai guadagni ottenuti tramite il loro lavoro sulla piattaforma.

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Onlyfans Russia, i creator non riescono ad accedere ai loro guadagni

Del caso si è occupato Rolling Stone, che ha parlato con alcuni creator di quello che sta succedendo per via della guerra tra Russia e Ucraina facendo una premessa fondamentale: «La gente pensa che abbiamo scelto Putin come leader, ma non è vero – ha affermato un creator – Lui è un vero incubo per la Russia e noi tutti vogliamo risolvere questa terribile situazione». Di quello che sta accadendo si trovano facilmente le tracce su Twitter, dove già da ieri molti stanno discutendo della questione sanzioni. Uno degli effetti pratici e più immediati, tra i tanti, è proprio quello che stanno sperimentando i creator di Onlyfans.

Il messaggio che avvisa i creator che non possono accedere ai loro bilanci che circola già da sabato sui social è il seguente: «Ti informiamo che il tuo paese non è supportato per i pagamenti, quindi non siamo in grado di assisterti per quanto riguarda questa questione in questo momento». Un messaggio che chiarisce in maniera inequivocabile la questione rispetto alla quale, ovviamente, la piattaforma non ha nessun tipo di potere.

Il problema riguarda anche creator bielorussi e ucraini

La questione non riguarda solo i creator russi ma anche creator ucraini e bielorussi che operano in Russia, come segnala Alana Evans – presidente del sindacato Adult Performers’ Artists Guild (APAG) – riportando una serie di lamentele ricevute. Gli account congelati sono moltissimi e centinaia di sex worker hanno scritto che non riescono ad accedere ai loro guadagni.

Bunnie Mommy, popolare modella e creator, ha fatto notare che Onlyfans non ha avvisato gli utenti dicendo quello che stava per accadere – dando così loro la possibilità di prelevare il denaro – ma ha semplicemente congelato i loro account nella serata di sabato. Il punto, ora, è che senza preavviso tutte queste persone si ritrovano senza guadagni a tempo indeterminato non avendo provveduto – in alcuni casi – a riscattre il denaro guadagnato che rimane fermo sulla piattaforma.

Onlyfans ha provveduto a confermare via mail a Rolling Stone che le restrizioni nei pagamenti sono frutto delle sanzioni che Usa, Canada e Europa stanno afottato nei confronti della Russia e in particolar modo dell’esclusione del paese dallo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), sistema di messaggistica bancaria internazionale che permette di effettuare le transazioni rapidamente e senza costi eccessivi. «Come azienda globale – ha affermato il portavoce della piattaforma – OnlyFans sta dalla parte dei nostri creatori e capisce che non sono responsabili di questi atti atroci».

Tutto rimane congelati, quindi, compresi i guadagni: «Eventuali saldi disponibili rimarranno al sicuro e in sospeso fino al momento in cui potranno essere nuovamente prelevati».

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