Elon Musk è pronto a mettere al bando gli iPhone dalle sue aziende +Rpt+

Il tweet al vetriolo del founder di Tesla e del proprietario di X: la sua battaglia contro le intelligenze artificiali (degli altri)

11/06/2024 di Gianmichele Laino

UPDATE: L’articolo è stato corretto. Elon Musk non ha sostenuto di mettere al bando i dispositivi Apple da X, ma ha minacciato – sostanzialmente – di bannare i dispositivi Apple dalle sue aziende, come indicato all’interno del tweet del 10 giugno 2024.

Il rapporto tra Elon Musk e l’intelligenza artificiale è sempre stato molto complesso. O meglio, se si tira una riga – in fondo – così complesso non lo è. Quando l’intelligenza artificiale la fanno gli altri, allora il fondatore di Tesla si trasforma in un iper-colpevolista, mettendo in piazza tutti i possibili rischi che si vanno a creare per le umane sorti e progressive. Quando l’intelligenza artificiale la costruisce in casa – si pensi a Grok, un prodotto non scevro da problemi e dalla continua alimentazione di fake news – allora si dimostra disponibile a discuterne e a utilizzarla. Recentemente, però, il suo bersaglio è OpenAI, “colpevole” di aver praticamente dominato il mercato dell’intelligenza artificiale e di aver attratto anche aziende che, per la loro natura tecnologica, un tempo sarebbero state dei competitor. Di conseguenza, la fatwa di Musk contro OpenAI si è spostata – per la proprietà transitiva – anche su tutti i partner dell’azienda di Sam Altman, compresa Apple. Dopo l’annuncio dell’accordo tra Cupertino e OpenAI su un sistema di intelligenza artificiale alimentato da ChatGPT, Musk ha letteralmente schiumato rabbia, scrivendo un tweet al vetriolo.

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Musk contro Apple Intelligence, la posizione del numero uno di X

Musk è arrivato ad affermare che se Apple, effettivamente, darà seguito all’installazione dell’intelligenza artificiale di ChatGPT sui suoi dispositivi, allora X smetterà di concedere l’accesso al social network ai dispositivi della Apple, allora i devices della Apple saranno bannati dalle sue aziende. Una scelta minacciosa che, al momento, resta sulla carta (anzi, su un feed di un social network), ma che in futuro potrebbe ulteriormente assestare un colpo alle gerarchie delle principali piattaforme di social networking, alimentando una nuova battaglia negli equilibri geopolitici di Big Tech.

Musk, in passato, si è scagliato contro OpenAI (società che, tra l’altro, aveva contribuito a fondare e contro cui, ora, ha intentato causa) e ha avuto dissidi anche con Apple a proposito della moderazione su Twitter. La combo tra OpenAI e Apple ha evidentemente fatto scattare qualcosa. Apple è diventata bersaglio dei post di Musk, che si è detto stupito del fatto che l’azienda di Cupertino non fosse abbastanza pronta a sviluppare una propria intelligenza artificiale e che se OpenAI non si è fatta scrupoli di replicare la voce di Scarlett Johansson (l’attrice aveva accusato OpenAI di questo, ma l’azienda ha fornito una versione diversa dei fatti), figuriamoci cosa farà con i dati degli utenti dei dispositivi Apple.

Musk si è anche detto scettico rispetto alla narrazione del dataset schermato che Apple ha proposto in sede di presentazione dell’accordo. Insomma, un attacco a 360°, che ha avuto come bersaglio principale l’azienda di Cupertino. Al momento, Apple non ha replicato alle provocazioni di Elon Musk.

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