Perché, almeno all’inizio, non si potrà usare Apple Intelligence in lingua italiana
L'azienda ha spiegato che tutte le funzionalità AI saranno a disposizione solamente sui dispositivi impostati in lingua "inglese americano"
11/06/2024 di Enzo Boldi
La data esatta ancora non c’è, ma le varie integrazioni di intelligenza artificiale su iPhone, iPad e Mac inizieranno ad arrivare in occasione del rilascio degli aggiornamenti dei vari sistemi operativi (iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia) previsto per il prossimo autunno. Poi, con il passare del tempo, quel che viene offerto in versione beta (ma disponibile per tutti gli utenti che hanno dispositivi di ultima generazione) diventerà un elemento strutturale sotto il nome di “Apple Intelligence“. All’inizio, però, questi nuovi strumenti – compresa l’integrazione di ChatGPT a supporto di Siri (che arriverà, come annunciato da Tim Cook, entro la fine dell’anno) – non saranno disponibili in italiano. Anzi, saranno utilizzabili solamente per quei dispositivi che sono impostati sull’inglese americano.
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Dunque, gli utenti italiani che non parlano inglese (ancor di più quello americano), non potranno sfruttare fin dal prossimo aggiornamento tutte le funzionalità di intelligenza artificiale che andranno a modificare l’idea dei dispositivi Apple che abbiamo conosciuto finora. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda di Cupertino in una nota a piè di pagina che chiude la presentazione delle novità presentate nella keynote del WWDC 2024:
«Apple Intelligence è gratuita per gli utenti e sarà disponibile in versione beta come parte di iOS 18 , iPadOS 18 e macOS Sequoia questo autunno in inglese americano. Alcune funzionalità, piattaforme software e lingue aggiuntive verranno implementate nel corso del prossimo anno. Apple Intelligence sarà disponibile su iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max, iPad e Mac con M1 e versioni successive, con Siri e la lingua del dispositivo impostati sull’inglese americano».
Dunque, se non si ha familiarità con l’inglese americano e – di conseguenza – non si ha la possibilità di impostare il proprio dispositivo su quella lingua, non si potranno sfruttare le soluzioni, i sistemi e le potenzialità della Apple Intelligence. Almeno per il momento.
Apple Intelligence non disponibile in italiano, per il momento
La nota non definisce una data specifica in cui il “vocabolario” sarà allargato in tutte le altre lingue (compreso l’italiano). Si parla, genericamente, di implementazione prevista nel corso del prossimo anno. Dunque, appuntamento al 2025 inoltrato. Perché Apple ha intrapreso questa strada? Non c’è una spiegazione ufficiale, ma ci si può arrivare considerando alcuni dettagli di cui parla la stessa azienda di Cupertino. Nonostante le funzioni aperte a tutti i possessori di iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max, iPad e Mac con M1 e versioni successive, il rilascio dei vari aggiornamenti dei sistemi operativi sarà in versione “beta”.
Si tratta del rilascio (di un software o più funzionalità) in una versione non ancora definitiva. Ovviamente, prima di essere messa a disposizione degli utenti (solitamente tutto ciò avviene per un numero limitato di persone, ma non in questo caso), sono stati già effettuati dei test approfonditi da parte degli sviluppatori interni all’azienda – Apple in questo caso – e da beta-tester esperti. L’obiettivo del rilascio di una versione beta è quello di scoprire eventuali bug (derivanti da un uso massivo), problemi di compatibilità e ricevere feedback prima di rilasciare il prodotto finale a tutti gli utenti. In questo caso, l’azienda di Cupertino ha deciso di rilasciare – in modo progressivo – questi aggiornamenti (e strumenti AI) su larga scala. Dunque, necessità di ricevere informazioni nella lingua originale, in modo da uniformare il sistema di segnalazioni su un modello linguistico unico.