Nessun addio a Siri: sarà la porta d’accesso a ChatGPT

L'assistente vocale non lascia. Anzi, raddoppia. Gli utenti potranno decidere di ricevere risposte dal chatbot attraverso Siri

11/06/2024 di Enzo Boldi

Quando si è iniziato a parlare di intelligenza artificiale sui dispositivi Apple, si pensava a un pensionamento anticipato per Siri. Il famoso assistente vocale, acquistato dall’azienda di Cupertino nel 2010 e integrato su iPhone non più come app a parte, sembrava non essere in linea con le future soluzioni AI, ma con il prossimo aggiornamento del sistema operativo iOS 18 (per quel che riguarda iPhone 15 Pro e Pro Max) si trasformerà in un elemento strutturale. Sarà, di fatto, la porta d’accesso a ChatGPT su iPhone.

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Come abbiamo spiegato in un approfondimento precedente, il primo rilascio dell’aggiornamento sarà per tutti, ma le funzioni AI di Apple Intelligence potranno essere usati solamente se i dispositivi (quindi anche iPad e Mac con chip M1 e superiore) saranno impostati in lingua “inglese americano“. Dunque, anche ChatGPT su iPhone sarà disponibile solo con questo settaggio, in attesa di un’ulteriore implementazione (prevista nel corso del 2025) che trasformerà quella che è una versione beta in una versione definitiva.

ChatGPT su iPhone, il ruolo fondamentale di Siri

Dunque, mancano ancora molti mesi per vedere i reali effetti – diffusi – dell’accordo commerciale tra Apple e OpenAI. Ma alcune novità di questa integrazione sono state già annunciate nel corso della prima giornata del WWDC 2024, il più grande evento dedicato agli sviluppatori di Cupertino. E Siri avrà un ruolo fondamentale per gli utenti, rappresentando il primo varco d’accesso al chatbot sviluppato dall’azienda di Sam Altman:

«Siri può sfruttare l’esperienza di ChatGPT quando è utile. Gli utenti vengono interrogati prima che qualsiasi domanda venga inviata a ChatGPT, insieme a eventuali documenti o foto, e Siri presenta quindi direttamente la risposta». 

Quando ci si rivolgerà, dunque, all’assistente vocale di Apple, sarà richiesto il consenso all’utilizzo di ChatGPT per ottenere le risposte alle domande fatte. L’utente, ovviamente, potrà decidere di non utilizzare questo strumento disabilitandolo (sia volta che volta che accedendo alle impostazioni per deflaggare la voce dedicata al chatbot).

L’integrazione del chatbot sui dispositivi

Siri come porta d’accesso, ma non solo. Perché ChatGPT avrà sì una funzione marginale all’interno dell’aggiornamento iOS 18 (ma anche per iPadOS 18 e macOS Sequoia), ma consentirà di avere diversi livelli di utilizzo all’interno dei dispositivi:

«ChatGPT sarà disponibile negli strumenti di scrittura a livello di sistema di Apple, che aiutano gli utenti a generare contenuti per qualsiasi cosa di cui stanno scrivendo. Con Compose, gli utenti possono anche accedere agli strumenti di immagine ChatGPT per generare immagini in un’ampia varietà di stili per completare ciò che stanno scrivendo». 

Ma se sono abbonato a ChatGPT, posso utilizzare le funzioni a pagamento sul mio dispositivo Apple? Collegandosi con il proprio account OpenAI dal dispositivo, le funzioni di base saranno implementate con quanto previsto dalla sottoscrizione effettuata con l’azienda di Sam Altman.

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