La consigliera M5S che fa un post antisemita (poi rimosso) sul gruppo GEDI

Monica Amore aveva proposto un elenco delle testate con alcune vignette simbolo della propaganda contro gli ebrei

09/02/2021 di Gianmichele Laino

Si chiama Monica Amore, ma si è resa protagonista di una pagina di hating online. La consigliera del Movimento 5 Stelle a Torino ha postato, nella giornata di ieri, un’immagine che metteva insieme una serie di testate afferenti al Gruppo Gedi accompagnate da due vignette di stampo decisamente antisemita: vi comparivano alcune immagini simbolo della propaganda contro gli ebrei. Il suo commento all’immagine era stato: «Interessante!».

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Monica Amore e il post rimosso da Facebook

Quando le hanno fatto notare la tipologia di interpretazione che poteva essere data al suo post, la consigliera del Movimento 5 Stelle ha rimosso il contenuto dalla sua pagina personale. Del resto, era molto semplice accostare le due vignette all’immaginario collettivo dell’antisemitismo: personaggi con il naso pronunciato, con il copricapo ebraico tipico, con un pugnale nascosto dietro alla schiena.

Monica Amore

Successivamente, sempre la stessa consigliera, ha realizzato due post diversi per scusarsi con gli elettori e con i titolari del Gruppo Gedi, passato da qualche mese alla famiglia Elkann. «Ho cancellato il post precedente perché quei giornali che volevo criticare hanno usato un dettaglio dell’immagine, a cui neanche avevo fatto caso, per deligittimare il ragionamento sul problema, che esiste, della concentrazione nella mani di pochi dell’intera informazione in Italia – ha scritto la consigliera pentastellata -. Mi scuso con i colleghi del M5s che sono stati al centro della strumentalizzazione e con tutte le persone di origine o religione ebraica che si sono sentite offese o discriminate o alle quali quel dettaglio ha ricordato la pagina più nera della storia del Novecento. Mi scuso veramente con tutti non era mia intenzione».

L’esponente politica della maggioranza in consiglio comunale a Torino ha anche affermato di non essere razzista e di voler bene a ogni essere umano, senza alcuna distinzione. Ha poi utilizzato un altro post per chiedere personalmente scusa alla famiglia Elkann: «Chiedo scusa alla famiglia Elkann: non era mia intenzione evocare una storia del passato, dolorosa e offensiva».

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