Mentana: «Salvini non è Mussolini e Renzi è stato una bella moldava per un anziano»

Enrico Mentana è stato intervistato da Pietrangelo Buttafuoco sul Fatto Quotidiano. Con due battute descrive i due ‘mattei’ che hanno dominato la scena politica negli ultimi cinque anni. Prima una frase su Matteo Renzi che, secondo il direttore del Tg La7, è stato per l’Italia «come una bella moldava per un italiano: tre anni di pazza giostra e poi, d’un colpo, l’inferno dell’abbandono». Di Matteo Salvini, invece, dice che è un Maradona in questo vuoto ideologico e che «non è un Mussolini perché non è un ideologo, anzi, è a-ideologico».

Mentana e le battute su Salvini e Renzi

L’immagine scelta per Matteo Renzi non è proprio felicissima: Enrico Mentana, infatti, ha utilizzato un luogo comune sulle donne moldave che hanno delle relazioni con italiani più anziani. Una frase che non mancherà di scatenare qualche polemica. Per quanto riguarda Matteo Salvini, invece, il direttore del Tg La7 ha scelto di distanziarlo in maniera decisa da Benito Mussolini.

Proprio su di lui si concentra una buona parte dell’intervista. «Il duce prende il Psi e ne fa una cosa propria – dice Mentana -: anche Salvini prende il Carroccio della Lega e ne fa un soggetto a sua immagine e somiglianza, ma manda in scena il sorpasso delle pulsioni sulle passioni». Per Enrico Mentana, poi, Mussolini si è mosso nel solco della politica tradizionale, quella novecentescamente intesa. Mentre invece Matteo Salvini è costretto a fare i conti esclusivamente con il presente, il tempo tipico delle pulsioni, appunto.

Nessun paragone per Mentana tra Mussolini e Salvini

Il paragone tra Salvini e Mussolini, che spesso una certa iconografia vuole riproporre e che spesso non viene sottovalutato da un certo tipo di stampa, per Enrico Mentana non regge. Nulla però viene detto, all’interno dell’intervista, dell’altro parallelismo che la quotidianità ci impone: lo squadrismo mediatico di alcuni sostenitori del leader della Lega, può essere paragonato allo squadrismo del Ventennio? Il tema, a quanto pare, non viene nemmeno sfiorato.

(FOTO: ANSA/RICCARDO DALLE LUCHE)

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