Giorgia Meloni supera Matteo Salvini: i sondaggi premiano la leader di Fratelli d’Italia
30/11/2019 di Federico Pallone
Giorgia Meloni meglio di Matteo Salvini. È questo il dato più eclatante dei risultati deI sondaggi pubblicati oggi sul Corriere della Sera. La leader di Fratelli d’Italia si attesta a 40, scavalcando quindi nella speciale graduatoria Salvini, sceso di ben 8 punti (37) di indice di gradimento.
I risultati del sondaggio: Lega in calo, stabile il governo Conte
Rispetto al mese di ottobre, i risultati dei sondaggi di novembre hanno fatto segnare un peggioramento del clima politico. I motivi, probabilmente, sono legati alla discussione sulla legge di Bilancio, ma anche a vicende che hanno avuto grande eco nell’opinione pubblica, come l’Ilva, Alitalia, il Mose e il dissesto idrogeologico. E poi: la scorta a Liliana Segre, le ‘Sardine’, la presentazione del partito di Calenda, le polemiche tra Conte e Salvini sul Mes.
Insomma, il mese di novembre è stato particolarmente travagliato e ricco di avvenimenti, politici e non, che hanno inevitabilmente condizionato il giudizio degli italiani. Anche se, nonostante tutta questa carne al fuoco, il giudizio sull’operato del governo è rimasto stabile rispetto a ottobre: il 37% delle persone prese in esame approva l’esecutivo e l’indice di gradimento si attesta a quota 42, identico allo scorso mese. Un cambiamento rilevante, invece, lo notiamo tra le opinioni sui leader politici e i capi delegazione: Conte si mantiene al primo posto della graduatoria, ma arretra di 6 punti nell’indice di gradimento, a quota 47. Matteo Salvini perde addirittura 8 punti, passando da 45 a 37, e viene così scavalcato da Giorgia Meloni, che si ferma a 40. Più in basso, decisamente staccati, troviamo Franceschini a 27, Bellanova e Speranza a 23, Zingaretti a 20, Di Maio a 18 (in calo di 6 punti), Berlusconi a 17 e Renzi a 10. Tutte le altre liste con meno dell’1% cadauna, sommate raggiungono il totale di 3,5%. Un altro dato eclatante riguarda la quota degli italiani che manifestano l’intenzione di astenersi o non saprebbero chi votare: ad oggi rappresenta quota 40,5%. Un’enormità.
[CREDIT PHOTO: © Cosimo Martemucci/SOPA Images via ZUMA Wire]