La serata in cui Salvini e Meloni hanno deciso di citare (a distanza) Gandhi (con una frase mai detta)
15/11/2019 di Enzo Boldi
Le parole e il messaggio del Mahatma Gandhi rischiano di fare la fine delle famose citazioni di Charles Bukowski, perennemente utilizzate a corollario di fotografie e immagini postate sui social senza alcun punto di tangenza. La curiosa coincidenza (anche se due indizi, spesso e volentieri, fanno una prova) trova un punto di contatto tra gli studi milanesi di Rete4 e il palco del PalaDozza di Bologna. Da una parte la leader di FdI ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio; dall’altra quello della Lega che dà il via ufficiale alla campagna elettorale di Lucia Borgonzoni per la Regione Emilia Romagna. Meloni cita Gandhi, così come Matteo Salvini. Parole che uniscono il centrodestra e ripetute senza soluzione di continuità.
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«Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti combattono. Poi vinci». Questa la frase che viene attribuita al Mahatma Gandhi (anche se non vi sono testimonianze in merito) che, ora, sembra esser diventato uno dei motti (e tormentoni) della destra italiana. La prima a pronunciare queste parole è stata la leader di Fratelli d’Italia che dagli studi di Rete4 esordisce con questa citazione (un po’ raffazzonata, come si vede intorno al minuto 14 della trasmissione condotta da Del Debbio) che, però, aveva già riproposto nella sua intervista di giovedì rilasciata a Il Fatto Quotidiano.
Meloni cita Gandhi come Matteo Salvini
Poi, qualche ora dopo, ecco che Salvini utilizza le stesse identiche parole al termine del suo intervento al PalaDozza di Bologna. Meloni cita Gandhi, dunque, e il leader della Lega non può che seguirla a ruota.
Il 26 gennaio spero vada a finire come è finita in Umbria.
È risaputo: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi VINCI.
GRAZIE per questa serata emozionante. E ora avanti tutta Lucia!
Buonanotte Amici 🇮🇹#PalaDozza #BergonzoniPresidente pic.twitter.com/eOLIOxUN52— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 14, 2019
Il caso Chesterton a Verona
Un curioso caso o, forse, la stessa identica strategia comunicativa basata su citazioni di personaggi storici o pensatori illuminati (nel senso migliore di questa parola) a mo’ di teleimbonitori che parlano colto per affascinare gli elettori. Come accaduto al Congresso Mondiale delle Famiglie andato in scena la scorsa primavera a Verona, quando entrambi portano sul palco lo stesso discorso basato sul pensiero di Gilbert K. Chesterton.
In fondo è stata la stessa Giorgia Meloni, nella sua intervista rilasciata ieri a Il Fatto Quotidiano, a sottolineare come lei abbia deciso di seguire pedissequamente gli insegnamenti di Silvio Berlusconi: «Ricordo bene la lezione che ci diede qualche anno fa. Ripetere il medesimo concetto almeno sette volte perché davvero entri nella testa di tutti». Il pranzo è servito nella politica che è sempre più marketing.
(foto di copertina: frame da video di Dritto e Rovescio, Rete4 + Tweet di Matteo Salvini)