Per Matteo Renzi la soluzione alla Brexit è in un verso delle Spice Girls

La soluzione alla Brexit risiede nella cultura inglese. Non quella del Parlamento, non quella delle strade piene di manifestanti, ma nelle musica. A Westminster basterebbe riascoltare una delle loro band più famose di sempre, le Spice Girls, per sentirsi sollecitati a risolvere il nodo della matassa. Parola di Matteo Renzi.

Matteo Renzi e le due soluzioni alla Brexit

In un editoriale pubblicato sul Financial Times compare un articolo dell’ex premier italiano Matteo Renzi, che dice la sua sulla Brexit. A più di mille giorni dal voto del referendum, «oggi è il caos. Nessuno sa che cosa stia succedendo davvero. E nessuno sa che cosa succederà». Matteo Renzi non ha mai nascosto la sua stima per i politici britannici, e li ricorda anche nel suo articolo d’opinione: Tony Blair, Winston Churchill. Una classe politica inglese che non esiste più, che ha lasciato spazio a una «confusione» che all’ex presidente del consiglio «sembra peggiore degli intrighi della politica italiana». Ecco allora che l’occhio esterno di un politico oltremanica magri può aiutare a fare chiarezza, a far capire a Londra che cosa davvero voglia. La soluzione del vecchio segretario del Partito Democratico si sviluppa su tre punti, che ruota intorno al binomio di «accountability e, se posso, di decency».

Primo punto: Piuttosto che accettare un No Deal, che contrasta fortemente con il parere espresso dalla consultazione popolare del 2016, il parlamento dovrebbe tornare ad un nuovo referendum. «When in trouble, go vote». Secondo: Basta con la «dinamica di scapegoating che ha segnato i negoziati» negli scorsi mesi, sia Uk che Ue devono impegni in maniera comune. «we’re all in this together, britannici ed europei. Dobbiamo saperlo.». Più che soluzioni, sono un’analisi di buon senso, sentimento che sembra mancare nel Regno Unito da un po’ di tempo a questa parte. Ed è proprio a quello che si appella l’ex premier: «tocca ora al buonsenso e alla saggezza di Parlamento e leadership europea di portare a compimento il cammino – per me sbagliato – di una separazione consensuale».

Matteo Renzi si invoca al bardo della saggezza popolare, ovvero le Spice Girls

Matteo Renzi, che sottolinea di non essere nella posizione adatta per dare consigli a Theresa May, tuttavia cerca di ricordare al collegio Britannico che a fare la differenza può essere solo il fatto di essere chiari e decisi, sopratutto convinti di ciò che si desidera. «Quando sono stato primo ministro, tuttavia, e su temi non meno spinosi della Brexit – penso al tema migratorio – abbiamo saputo coniugare la dovuta fermezza di fronte alle troppe spalle voltate dei nostri partner con la necessaria flessibilità – scrive Matteo Renzi –  Che significa mutua volontà di affrontare e risolvere un problema tuttora aperto». Insomma, Londra prima di avanzare richieste, e poi ritrattare, deve capire davvero cosa vuole il popolo britannico. Più facile a dirsi che a farsi, forse, ma allora entra in campo la saggezza popolare: «Come dice il bardo, now don’t go wasting my precious time, get your act together we could be just fine» [Ora non sprecare il mio tempo prezioso, agisci e potremmo stare bene insieme]. E chi è questo antico poeta-cantore dei popoli celti,il poeta che esalta le aspirazioni o le tradizioni del suo popolo? Semplice, uno dei gruppi simbolo del Regno Unito: le Spice Girls – per chi non l’avesse riconosciuto, è un verso di Wannabe che, ironia della sorte, è seguito proprio da «I’ll tell you what I want/ what I really really want» [Ti dirò cosa voglio / Ti dirò cosa voglio davvero].  Di colpo, il testo della canzone d’esordio della girl band più famosa di sempre sembra essere perfetta in chiave Brexit.

 

(credits immagine di copertina: Instagram spicegirls;  Matteo Renzi ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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