Marco Carta, la procura chiede 8 mesi per i fatti della Rinascente

Iniziato il processo di appello

07/10/2020 di Redazione

La procura generale presso la corte d’Appello di Milano ha chiesto otto mesi di carcere per Marco Carta, in virtù dei fatti accaduto il 31 maggio 2019 alla Rinascente. Il cantante era stato assolto in primo grado, dal momento che tutta la responsabilità per il furto di magliette nello store milanese era stata assunta da un amico del cantante, Fabiana Muscas.

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Marco Carta, la richiesta della procura generale della corte d’Appello

Tuttavia, la procura generale ha ritenuto lo stesso di dover richiedere una nuova sentenza per quanto accaduto al cantante. La difesa del vincitore del Festival di Sanremo e di Amici ha tuttavia sottolineato che la procura generale non avrebbe preso in esame altri elementi forniti dagli avvocati del cantante in sede di processo di primo grado e che sarebbero sufficienti a scagionare Marco Carta da qualsiasi accusa.

Il primo processo a Marco Carta

Adesso, in ogni caso, spetterà alla Corte d’Appello emettere sentenza: le strade possono essere quella di una condanna, seguendo le indicazioni dell’accusa, o quelle di un’assoluzione che, a questo punto, sarebbe pressoché definitiva. Nelle prossime ore è attesa la sentenza dei giudici d’appello che dovranno valutare sia i fatti avvenuti il 31 maggio 2019, sia l’esito del processo che si è svolto il 31 ottobre dello stesso anno.

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Il cantante Marco Carta era stato accusato del furto di alcune magliette (per un valore complessivo di 1200 euro), ma successivamente la responsabilità del fatto era stata assunta dall’amica Fabiana Muscas insieme al cantante nella serata alla Rinascente. La donna aveva raccontato di voler fare un regalo all’amico.

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