Marco Carta assolto: «È finito un incubo»

Marco Carta è stato assolto dall’accusa di aver rubato sei magliette nello store Rinascente di Milano lo scorso maggio. «È finito un incubo» ha dichiarato il cantante tra le lacrime, «oggi non ce la faccio a parlare, sono provato dalla felicità ma provato».

Marco Carta assolto:«È finito un incubo»

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Parla di un incubo finito Marco Carta, accusato di aver rubato sei magliette dallo store Rinascente vicino al Duomo di Milano per un valore complessivo di 1200 euro. Il pm aveva chiesto per lui una condanna a otto mesi di carcere e insieme ad una multa di 400 euro. «È innocente, e ora lo possiamo dire ad alta voce» è stato il commento dei difensori Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, , che hanno definito la vicenda come «minimale» e evidenziando come la ribalta mediatica dovuta alla notorietà del giovane «possa essere d’aiuto a tutti per capire che i processi si fanno nei tribunali».

Il pm impugnerà la sentenza di assoluzione

La sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto” ha dato un grande sollievo al cantante ex vincitore del reality Mediaset Amici, ma potrebbe essere presto per la parola “fine”. Il pm di Milano Nicola Rossato ha infatti dichiarato di avere intenzione di impugnare la sentenza di assoluzione. Se così dovesse andare, hanno commentato i legali «ci rivedremo in Corte d’Appello» ma è una ipotesi che i due scartano poiché «il dato é talmente certo che siamo sicuri che la vicenda finirà qui». Pur attendendo le motivazioni del giudice, i difensori hanno spiegato che dai filmati emerge chiaramente «l’estraneità totale di Carta e la condotta delittuosa della Muscas», ovvero l’infermiera 53enne arrestata insieme a Carta e ancora soggetta a procedimento.

(Credits immagine di copertina: ANSA/MATTEO BAZZI)

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