La lezione di Marchisio: «Garantire la sicurezza significa eliminare certe disuguaglianze»
31/10/2019 di Enzo Boldi
Passata la paura, arriva il tempo delle riflessioni. E quelle di Claudio Marchisio non sono mai banali. La scorsa notte la sua casa di Vinovo è stata presa di mira dai ladri che non si sono solamente limitati a potar via oggetti di valore, ma hanno anche minacciato l’ex calciatore, la sua compagna e i suoi due figli con una pistola. Ci sarebbe ampio spazio per la rabbia, la frustrazione e un odio nei confronti di chi si è reso protagonista di questo gesto che va ben oltre il furto. Ma lui, con una freddezza che dovrebbe insegnare lo stare al mondo a molte persone, affronta il problema dalle radici.
Intervistato da Il Corriere della Sera, Claudio Marchisio non si limita a raccontare gli attimi di paura intercorsi la scorsa notte nella sua casa di Vinovo (in provincia di Torino), ma va più a fondo. Non depenalizza quanto accaduto, ma cerca di affrontare – con fredda razionalità – quel che è successo a lui e alla sua famiglia. E si parla anche di strumentalizzazioni fatte a livello politico da parte di persone che hanno trovato legittimo accusare gente (parlando di varie etnie) senza esser a conoscenza dei fatti.
La lezione di Claudio Marchisio
Il passo principale di questa intervista riguarda la sicurezza. Secondo Marchisio, infatti, quel che è accaduto a lui e alla sua famiglia non è nulla di speciale rispetto a ciò che è successo anche ad altri. Ma per evitare che episodi simili si ripetano, occorrono politiche ben diverse da quelle che, al giorno d’oggi, puntano dialetticamente sulle paure. «Garantire la sicurezza – ha detto l’ex calciatore -. significa eliminare certe disuguaglianze, far rispettare le leggi, sostenere il lavoro delle forze dell’ordine, creare voglia di legalità».
(foto di copertina: da profilo Instagram di Claudio Marchisio)