La sciocca manipolazione nelle chat no-vax del malore della Tandrevold alle Olimpiadi

L'atleta si è accasciata dopo il traguardo della gara di biathlon di domenica 13 febbraio: aveva già avuto problemi cardiaci

14/02/2022 di Redazione

I problemi di salute degli atleti sono un dramma umano. Per questo è giusto che vengano gestiti da chi è a conoscenza della situazione e non da chi, invece, non fa altro che speculare sull’attuale emergenza sanitaria. Le immagini della biatleta norvegese Ingrid Tandrevold sono rimaste impresse soprattutto negli occhi di chi aveva visto tutta la gara dell’inseguimento femminile di biathlon a Pechino 2022. L’atleta norvegese aveva realizzato una prestazione maiuscola, che la stava portando agevolmente – quando mancava meno di un chilometro alla fine della gara – al terzo posto della classifica generale, verso quella medaglia di bronzo che avrebbe significato una svolta fondamentale nella sua carriera di giovane atleta 25enne, nell’ambito di un team – quello norvegese – che è superpotenza mondiale nel biathlon. Invece, un malore l’ha fatta rallentare: una volta tagliata a fatica la linea del traguardo, si è accasciata ed è stata raggiunta dai soccorritori di diverse squadre nazionali. Dopo qualche attimo di paura, l’atleta si è ripresa, ma non parteciperà ad altre gare nel corso di questa olimpiade. Nelle chat dei no-vax e anche in alcuni siti che speculano su casi del genere, si era da subito diffuso l’abbinamento tra questo malore e la vaccinazione somministrata a tutti gli atleti per partecipare ai giochi olimpici.

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Malore atleta norvegese: non c’entra nulla la vaccinazione

In diversi gruppi Telegram, il video dell’arrivo di Tandrevold è stato diffuso con la “spiegazione” della correlazione con la vaccinazione e sono stati fatti paragoni – del tutto senza giustificazione – con altri casi di atleti che, negli ultimi tempi, hanno avuto problemi cardiaci. Una vera e propria manipolazione della realtà: ricordate cosa era successo agli Australian Open? Erano stati diffusi video di due anni fa, quando l’Australia era stata colpita da una ondata di caldo torrido e da una serie di incendi, con atleti che mostravano evidenti difficoltà respiratorie causate dal clima: il tutto decontestualizzato e spiegato come se quelle immagini fossero state registrate nel corso dell’Australian Open 2022 e come se tutto questo fosse causato dalle vaccinazioni agli atleti.

Il caso della Tandrevold non può essere collegato alla vaccinazione. L’atleta, purtroppo, non è nuova a problemi cardiaci: qualche mese fa e poi, ancora, a inizio carriera (nel 2017) la norvegese era stata colpita da fibrillazione atriale durante due eventi diversi che, però, si erano svolti nella stessa località tedesca di Oberhof. Nel 2017 di Covid-19 non si parlava nemmeno (figuriamoci delle vaccinazioni). Dunque, qualsiasi speculazione sul suo stato di salute e sulla correlazione con i vaccini è del tutto immotivato, ingiustificato e anche in malafede.

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