I senatori ribelli del Movimento 5 Stelle che minacciano il “no” alla fiducia
04/08/2019 di Gaia Mellone
Il tempo per pensare sta scadendo, e le carte in tavola potrebbero cambiare. Il voto sul decreto sicurezza bis, su cui Matteo Salvini ha annunciato che potrebbe far scattare la fiducia, si avvicina, e alcuni senatori del Movimento 5 Stelle potrebbero prenderla come una opportunità per votare “no”.
I senatori ribelli del Movimento 5 Stelle che minacciano il “no” alla fiducia
Il decreto sicurezza bis scadrà a metà agosto, nel pieno della pausa estiva. E sul voto in Senato di domani 5 agosto, Matteo Salvini ha forzato la mano, minacciando il voto di fiducia. Sono una manciata i senatori del Movimento 5 Stelle “indecisi” sul da farsi, ma potrebbero fare da ago della bilancia. «Non ho ancora deciso» dice Alberto Airola sul voto di fiducia al governo, e non è il solo a voler prendere tempo. «E una decisione delicata, va ponderata» dice un altro senatore grillino al Corriere della Sera. Eppure, all’interno del Movimento 5 Stelle, a parte un piccolo scossone non viene percepito di più, e la possibilità che a far cadere il governo sia proprio un’ala pentastellata resta «remota». A far riflettere è però che la possibilità si sia paventata in primo luogo: segno ormai inconfutabile di una crisi interna che va sanata al più presto. Oltre ai no e agli indecisi si parla anche di una decina di senatori che potrebbe lasciare l’aula. Ed ecco allora che il voto di Palazzo Madama sul decreto salviniano, non tanto per il passaggio del decreto in sé quanto per la questione di fiducia, dove il comportamento del Movimento 5 Stelle diventerà a tutti gli effetti uno spartiacque tra un “prima” e un “dopo” . Tra chi ha già preannunciato un secco no è Elena Fattori, una delle dissidenti più note, mentre tra gli incerti ci sarebbero anche Virginia La Mura e Matteo Mantero che aveva dichiarato che «ci vuole coraggio a dire di no anche quando è necessario». Secondo alcune indiscrezioni del transatlantico, tra i papabili voti negativi ci sarebbe anche quello di Lello Ciampolillo, senatore pugliese al secondo mandato che sarebbe da un po’ a rischio espulsione. E propio incontrando gli attivisti pugliesi ieri, Luigi Di Maio ha cercato di ricompattare la base grillina, per poter arrivare a settembre se non sani, per lo meno salvi.
(Credits immagine di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)