Luigi Di Maio rilancia: «Ora si voti la legge sul conflitto di interessi»

Luigi Di Maio torna all’attacco della “vecchia politica”, e riporta in auge il tema della legge sul conflitto di interessi. Lo fa dal palco di Pescara, dove durante il comizio non ha mai citato direttamente Silvio Berlusconi, ma mostra un suo video e dice «lui è quello che ha più paura di tutti».

Luigi Di Maio rilancia: «Ora si voti la legge sul conflitto di interessi»

La legge sul conflitto di interessi è una priorità per il Paese e per il Movimento 5 Stelle, non un attacco diretto ad un preciso obiettivo. «Non voglio fare una legge contro qualcuno» dice Luigi Di Maio dal palco di Pescara ove sabato sera ha tenuto un comizio, «Di solito si pensa a una sola persona e invece sono tanti, sono quelli che gli hanno fatto opposizione per anni». Il riferimento a Silvio Berlusconi è troppo chiaro per non essere compreso, ma nel caso in cui ci fosse qualcuno duro di comprendonio, arriva il video: appare il volto di Silvio Berlusconi che sollecita gli elettori del Movimento 5 Stelle a svegliarsi, e Di Maio aggiunge che «lui sicuramente è quello che ha più paura di tutti».

Cosa c’è nella legge sul conflitto di interessi proposta dal M5S

La proposta del testo di legge che il Movimento 5 Stelle presenterà in maniera formale appena possibile il tema del conflitto di interessi viene affrontato anche dal punto di vista delle incompatibilità a candidarsi. Secondo alcune indiscrezioni circolate fino ad ora, nel testo viene previsto che sia inconciliabile la carica come membro di qualsiasi ufficio del Palramento, sia nazionale che europeo, con qualsiasi ufficio o carica pubblica anche di natura elettiva o qualsiasi ufficio, carica o funzione in enti o organismi di diritto pubblico, che siano economici, imprese o società, pubbliche o private, consorzi, includendo quindi anche aziende speciali e authorithy.  Nella proposta c’è anche la “norma antimilitari” che impedisce a soggetti con patrimonio (sia mobiliare che immobiliare) superiore a 10milioni di euro, anche attraverso terzi, di ricoprire alcun incarico di governo statale o locale e nelle autorità di vigilanza. Da quel patrimonio fanno comunque eccezione i titoli di stato.

Il Movimento 5 Stelle su questo chiede e pretende la firma della Lega, non fosse altro anche per rassicurare sui corteggiamenti di Silvio Berlusconi nei confronti di Matteo Salvini, al cui proposito Di Maio ha detto che «se venissero confermati sarebbe grave, visto che questi contatti arrivano proprio dopo che abbiamo detto chiaramente che avremmo accelerato con la legge sul conflitto d’interesse». Ma dalla Lega per ora non sembra emergere particolare interesse al Cavaliere: «Non c’è assolutamente nessun malcontento nella Lega» dice il sottosegretario leghista Claudio Durigon, che sul conflitto di interessi commenta che «tutto ciò che è scritto nel contratto è fondamentale e va portato avanti», cosi come fa Matteo Salvini – seppur in maniera un po’ più scettica- dal comizio ad Albenga, dove ribadisce che «siamo pronti a firmare tutto quello che c’è nel contratto di governo».

Forza Italia: «M5S parla di conflitto di interessi ma è controllato da una società privata»

Forti critiche sono invece arrivate da Forza Italia, che si è sentita pungere nel vivo del suo leader da poco uscito dall’Ospedale. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, risponde quindi pan per focaccia: «Il M5S vuole modificare la legge sul conflitto d’interessi, varata dal governo Berlusconi nel 2004, ma il primo conflitto d’interessi su cui dovrebbe legiferare è proprio il suo». «Il Movimento, infatti, – ha continuato la deputata promotrice dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare sull’utilizzo dei Big Data-  è controllato da una società privata che impone ai suoi parlamentari l’agenda di governo tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale. Il sistema di gestione di Rousseau solleva una serie di dubbi e  preoccupazioni sul metodo e la trasparenza dell’esercizio democratico». Il monito di Bergamini sembrerete essere quello che chi di conflitto di interessi ferisce, di conflitto di interessi perisce, e che la Casaleggio Associati potrebbe esserne il fulcro.

(credits immagine di copertina: fermo immagine video Facebook Luigi Di Maio)

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