Luigi Di Maio: «La Libia non diventi la nuova Siria»

Luigi Di Maio a New York conferma la linea del governo italiano sulla questione libica, ribadendo il supporto a Sarraj e chiedendo all’Unione Europea di parlare «con una voce unica» e trovare una soluzione politica nel paese affinché non si trasformi «in una nuova Siria».

Luigi Di Maio: «La Libia non diventi la nuova Siria»

«Dobbiamo impedire che la Libia diventi la nuova Siria». Lo dice chiaramente a New York Luigi Di Maio, invocando «l’unica soluzione» pacifica e politica nel paese segnato da una guerra civile e dove si perpetrano continue violazioni dei diritti umani. Secondo quanto riportato da La Stampa, Di Maio non ha nessuna intenzione di usare la forza per risolvere la questione libica, nella quale la Farnesina e l’Italia giocheranno un ruolo da protagonisti. Sarà questo uno degli argomenti principali che il ministro degli esteri italiano affronterà domani insieme al suo omologo francese, coordinando un tavolo nell’ultima giornata del summit Onu sul clima. L’Italia è ferma e decisa sulla soluzione politica, come ribadito più volte anche da Giuseppe Conte anche al presidente americano Donald Trump. Una strategia che prevede «per prima cosa il cessate le armi, poi un embargo effettivo al quale bisogna lavorare il prima possibile». Il rischio in questo momento è che «le risorse finanziarie libiche vengano tutte utilizzate per le armi» e dunque «per la distruzione del capitale umano e naturale del Paese».

Se con Donald Trump sta parlando Giuseppe Conte, Luigi Di Maio ora punta all’incontro con Mike Pompeo, previsto ad ottobre. In quell’occasione il ministro degli esteri porterò avanti la linea pacifica e politica, spingendo gli Usa ad impegnarsi a non intraprendere alcuna soluzione militare.

(Credits immagine di copertina:  © Francesco Militello Mirto/ZUMA Wire)

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