Luigi Di Maio: «Salvini si è messo da solo in un cul de sac»

Secondo il collega, anzi ormai ex collega, vicepremier, Matteo Salvini si è scavato la fossa da solo. Luigi Di Maio in una intervista con Il Fatto Quotidiano commenta il rilancio fatto dal leader del Carroccio, che a suo dire smaschera le sue reali intenzioni, che nulla hanno a che fare con il ritorno alle urne.

Luigi Di Maio: «Salvini si è messo da solo in un cul de sac»

Tutta questa fretta di convocare il Senato e votare non sarebbe una risposta alla chiamata del popolo, bensì una mossa strategica molto chiara. «La verità è che noi per il 14 agosto, nella ricorrenza del crollo del Ponte Morandi, avevamo pronto il decreto legge per togliere lo scudo legale ai concessionari autostradali» e i leghisti «lo sapevano», spiega a Il Fatto Quotidiano Luigi Di Maio dopo la seduta in Senato per la discussione del calendario. E ci sarebbe dell’altro secondo il pentastellato: «Salvini vorrebbe tornare al voto il prima possibile «per modificare la riforma della prescrizione» continua Di Maio, lanciando anche la frecciatina sulla nuova fidanzata di Salvini, anzi sul “suocero”, dicendo che «l’influenza di Denis Verdini, va detto, non gli fa bene».

«Va rispettato il ruolo di Mattarella»

Fatto sta che rilanciando il taglio dei parlamentari con il voto immediatamente dopo, Matteo Salvini «si è infilato da solo in un labirinto». È lo stesso Di Maio a spiegare che se vorrà votare il taglio degli eletti «dovrà prima ritirare la mozione di sfiducia a Conte», altrimenti la votazione sul taglio «slitterà a dopo quella sul premier». D’altro canto, se Salvini ritirasse la mozione di sfiducia «dovrebbe smentire la sua linea». Insomma, si è incastrato da sé, e Luigi Di Maio incalza ricordando l’urgenza di rispettare il Quirinale. «La data del voto la decide il presidente della Repubblica, nessuno si deve permettere di farlo al posto suo» dice Di Maio dalle pagine de Il Fatto Quotidiano, che ribatte ancora invitando al rispetto del «ruolo di Mattarella, non si decide nelle segrete stanze»

La nuova direzione del Movimento 5 Stelle

Sul nuovo capitolo del Movimento 5 Stelle però, le dichiarazioni di Luigi Di Maio sono un po’ più vaghe. Non conferma né smentisce un ritorno di Beppe Grillo, commentando i suoi due post sul blog come segno di partecipazione tipico di tutti gli attivisti, e chiarisce che «nel Movimento nessuno mi ha chiesto di andare a sedere al tavolo con Matteo Renzi». L’unico propulsore che manda avanti ora il Movimento sarebbe quindi la voglia di far passare il taglio die parlamentari, poi si affronterà la sfiducia a Conte. Un passo alla volta e tutti insieme, dice Di Maio. Ma senza più Matteo Salvini.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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