L’ordinanza in cui si lasciano i bar aperti negli aeroporti in Basilicata (che non ha aeroporti)
L'unica struttura è l'aviosuperficie di Pisticci Scalo, ma è molto distante dal concetto di aeroporto
15/11/2020 di Gianmichele Laino
Ordinanze che davvero. In Basilicata, il 13 novembre, il presidente della Regione Vito Bardi ha emanato un nuovo provvedimento (il numero 43 della sua gestione) che recepiva l’indicazione del ministero della Salute di rendere la regione zona arancione, con le conseguenti limitazioni, sia dal punto di vista degli spostamenti, sia dal punto di vista delle attività economiche. Proprio su quest’ultimo aspetto c’è da registrare un episodio piuttosto curioso, che riguarda l’apertura di bar e ristoranti collocati in corrispondenza dei servizi essenziali. E tra questi spuntano anche gli aeroporti in Basilicata.
Aeroporti in Basilicata, la curiosa ordinanza di Bardi
Già, avete capito bene. Nella regione in cui una delle sue perle, Matera, fa fatica a essere raggiunta con il treno, si parla addirittura di aeroporti. Testualmente, al punto a) del primo comma dell’articolo 1 dell’ordinanza 43, si legge:
«Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione, ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale […] Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti nelle aree di servizio e rifornimento di carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, fermo il rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro».
Ma cosa è successo? Ricordiamo che la Basilicata non è dotata di aeroporti propriamente detti, ma soltanto di aviosuperfici. Quella più grande si trova a Pisticci scalo, ma è al centro di un processo annoso di trasformazione, che ha visto passare davanti a sé diverse promesse di carattere elettorale e che, tuttavia, non è mai riuscita a trasformarsi in aeroporto vero e proprio. Altre aviosuperfici per alcuni voli privati e turistici sono presenti in altre aree della regione (si veda ad esempio il caso di Grumento Nova), ma nessuna di queste prevede le strutture indicate nell’ordinanza.
Aeroporti in Basilicata, cosa è successo dunque?
È verosimile che, nella stesura dell’ordinanza, i politici e i tecnici della Regione Basilicata abbiano preso spunto da altre ordinanze simili che – in questo periodo di lotta al coronavirus – sono state emanate in altre aree d’Italia classificate come zone arancioni: si pensi, ad esempio, alla vicina Puglia. Ma in quel caso, la nota sugli aeroporti appare giustificata. In Basilicata, invece, è fuori contesto.