La vera storia della foto dei libri ucraini bruciati dai russi

L'immagine è stata condivisa compulsivamente negli ultimi giorni. Ma si tratta di uno scatto che risale al 2014 nel corso di una fiaccolata dei filo-russi in Crimea (con tanto di saluti nazisti)

24/05/2022 di Enzo Boldi

Condividere senza accertarsi della veridicità della notizia, o della fotografia come in questo caso. Da alcuni giorni, infatti, sui social – in particolar modo su Twitter – sta circolando l’immagine che mostrerebbe alcuni libri ucraini bruciati dai russi in diverse città del Paese occupato. E se l’utente medio di Internet (non è una giustificazione, ma è lo stato dell’arte) non ha gli strumenti a sua disposizione per controllare prima di pubblicare, un politico ha il dovere e l’onere di verificare che quel che si sta dando in pasto al proprio pubblico. E, invece, il caso più emblematico coinvolge (tra i tanti) l’ex primo ministro svedese Carl Bildt.

LEGGI ANCHE > Tutta la mancata deontologia giornalistica dei media italiani parlando della guerra in Ucraina

Nel caso specifico, il politico svedese ha condiviso questa immagine su Twitter con questa “spiegazione”: «Nelle aree occupate ora ci sono rapporti e immagini di occupanti russi che bruciano i libri sulla storia dell’Ucraina che riescono a trovare. E Putin è stato chiaro che vuole cancellare la nazione ucraina». 

Libri ucraini bruciati ex premier svedese

Stesso discorso vale per l’ambasciatrice britannica in Ucraina Melinda Simmons.

Partiamo da un presupposto: in tempo di guerra, non sappiamo quante di queste notizie “collaterali” siano reali. Quindi non possiamo affermare con certezza che la storia dei libri sulla storia ucraina bruciati dai soldati russi sia reale o si tratti di un fake news. Però, questo è certo e certificato, possiamo sicuramente spiegare il motivo per cui la foto allegata a questa narrazione sia non contestuale all’attualità.

Libri ucraini bruciati dai russi? Ma la foto è del 2014

Lo scatto, infatti, è reale ma non recente. Facendo una rapida ricerca su Google Images, infatti, troviamo articoli di giornale che utilizzano quell’immagine a corredo di notizie datate gennaio 2014. Era il mese precedente all’invio delle truppe russe – mandare dal Cremlino – in Crimea e di quel tanto contestato e non riconosciuto referendum sull’annessione alla Russia di quella regione sulla penisola che si affaccia sul Mar Nero. In una delle tante manifestazioni pro-russe (anzi, di militanti neo nazisti vicino a Mosca, quelli che evidentemente Putin si è dimenticato di citare nella sua narrazione giustificazionista sull’attuale guerra in Ucraina) compare questa immagine.

Immagine vecchia che, dunque, non rende giustizia a una presunta storia di strettissima attualità. E scorrendo sui social quella foto dei libri ucraini bruciati è stata condivisa in lungo e in largo, facendo pensare che lo scatto risalga a questi giorni. E, invece, la foto è stata scattata nel gennaio del 2014. In Crimea.

Share this article