Il libro del generale Vannacci e le policies di Amazon sui «materiali controversi»

L'e-commerce ha delle regole molto precise per quanto riguarda la compatibilità dei prodotti con le operazioni di compravendita sul proprio store online

18/08/2023 di Gianmichele Laino

Si può vendere proprio tutto su Amazon? No. Questo è il frutto di anni di affinamento del business della principale piattaforma di e-commerce del mondo occidentale. Ed è anche indicato in maniera abbastanza chiara nel regolamento e nelle policies di utilizzo delle vetrine commerciali di Amazon che sono pubbliche. Ci siamo fatti, dunque, una domanda a proposito del libro del generale Roberto Vannacci – Il mondo al contrario – che è diventato un caso, dopo l’articolo scritto da Repubblica in proposito. Dopo l’effetto echo chamber garantito dalla lettura del pezzo uscito su uno dei principali quotidiani italiani, il libro autoprodotto è schizzato in alto nelle classifiche di Amazon che, però, funzionano in maniera diversa rispetto all’esclusivo criterio dei libri venduti. Visto che, comunque, Amazon viene citata spesso in tutte le discussioni che sono state fatte a proposito di questa controversa pubblicazione (dove si dice che i «cari omosessuali non sono normali»), ci siamo chiesti se un libro che contiene queste affermazioni possa essere in linea con le policies dell’e-commerce.

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Libri controversi Amazon, quali sono le policies indicate dall’e-commerce

Una domanda simile l’avevamo fatta in passato, a proposito di alcuni gadget no-vax (come ad esempio delle magliette) messe a disposizione da rivenditori di terze parti su una piattaforma come Amazon. In quella fattispecie, Giornalettismo aveva contattato l’azienda, che aveva ribadito le sue politiche e le sue responsabilità limitate sui rivenditori di terze parti, preferendo non commentare nello specifico la vicenda. Tuttavia, era abbastanza evidente che quegli articoli stonassero con le policies di Amazon.

Un libro, che al suo interno contiene affermazioni che specificano che gli omosessuali non sono normali e che Paola Egonu ha tratti somatici che non rappresenterebbero l’italianità, rientra nelle policies di Amazon? Sicuramente, Amazon sta iniziando a rivedere la possibilità di recensire l’articolo, dal momento che ha ravvisato un’attività anomala sul libro del generale Vannacci. Segno inequivocabile che, visto il traffico particolare per un articolo autoprodotto, la sezione italiana del colosso dell’e-commerce stia monitorando l’episodio (ben guardandosi, per il momento, dal rimuovere l’articolo dal suo store, onde evitare polemiche su una presunta caccia alle streghe e sulla libertà d’espressione).

Tuttavia, nella sezione di Amazon che riguarda i materiali offensivi e controversi, l’azienda specifica il divieto per la vendita di «prodotti che promuovano, incitino o esaltino l’odio, la violenza, l’intolleranza razziale, sessuale o religiosa, o che pubblicizzino organizzazioni che sostengono queste posizioni». Allo stesso tempo, Amazon specifica che questo tipo di limitazione non è prevista per alcuni articoli, tra cui i libri. Per i libri, il colosso dell’e-commerce ha delle ulteriori regole, che – però – sembrano applicabili soltanto agli articoli in formato e-book.

Le policies di Amazon sui libri

«In quanto librai – si legge nella sezione -, riteniamo che l’accesso ai testi scritti sia importante, anche nel caso di contenuti che potrebbero essere considerati sgradevoli. Valutiamo con attenzione i contenuti che mettiamo a disposizione nei nostri negozi e rivediamo regolarmente il nostro approccio sulla base dei feedback e dei dubbi espressi dai nostri clienti. Ci riserviamo il diritto di escludere dalla vendita i contenuti che a nostro parere generano un’esperienza deludente per i clienti». Al momento, come detto, le recensioni su questo libro sono state disabilitate da Amazon. Nella giornata di ieri, 7 giorni dopo la pubblicazione del libro, sono arrivati i primi feedback degli utenti, in maggioranza negativi, ma – sempre in maggioranza – basati esclusivamente su quello che si leggeva nell’articolo di Repubblica. Insomma, in tanti stavano commentando senza aver letto nemmeno una riga del testo di Vannacci. E – forse – anche per questo motivo Amazon ha sospeso le recensioni.

Tuttavia, arriviamo a un vicolo cieco: se gli utenti non possono (più) dare feedback, come farà Amazon a valutare eventuali estremi per l’esclusione dalla vendita di questi contenuti? Inoltre, se un libro viene venduto solo in formato cartaceo, quali politiche di Amazon deve seguire? E – infine – le frasi contenute all’interno del libro di Vannacci sono davvero così “controverse” da configurare una possibile esclusione dell’articolo dall’e-commerce di Amazon? In base a quanto analizzato, la risposta potrebbe essere negativa: non ci sono gli estremi per escludere Il mondo al contrario dai libri in catalogo. Se non si è d’accordo con la visione di Vannacci, basterà semplicemente non leggere il libro. E – per evitare che quest’ultimo resti in classifica su Amazon – basterà non cercarlo su internet e non favorire la sua indicizzazione e la sua esposizione verso l’algoritmo di Amazon.

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