Le Iene e la vera storia del tumore curato con la dieta “vegana”

Dopo le critiche ricevute e il flop sul caso Stamina, Le Iene hanno raccontato la storia di Antonio, un malato di cancro che ha spiegato di aver curato la malattia dopo aver cambiato dieta alimentare ed essere diventato vegano. Ma, come è ovvio, la dieta vegetariana (e non vegana), o meglio evitare carni rosse e insaccati, è importante per prevenire, ma non per curare. Tanto che è stato un medico a spiegare: «Fondamentale è stata la radioterapia».

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LE IENE, LA STORIA DEL CANCRO DI ANTONIO E DELLA CURA VEGANA – É stato l’inviato Pablo Trincia a raccogliere la testimonianza del paziente, malato di tumore da diversi anni, che ha raccontato come la sua vita fosse cambiata in meglio. La malattia sarebbe regredita, a suo dire, attraverso un cambio totale della propria alimentazione, seguendo una dieta senza carne e basata su frutta e vegetali. All’uomo fu diagnosticato nel 2003 un tumore al polmone destro: «Allora è cominciata la mia odissea. Mi sono operato e sono stato bene per tre anni e mezzo. Poi, dopo aver fatto una lastra, ho scoperto un nuovo tumore all’altro polmone», ha spiegato. «Ho fatto un ciclo di chemioterapia, per poi trovare un’altra metastasi, nel 2011, questa volta al cervello». In otto anni, quindi, due tumori al polmone, due operazioni, un ciclo di chemioterapia e la scoperta di un altro tumore più grave, al cervello. Sottoponendosi a una particolare radioterapia è riuscito a diminuire la lesione celebrale, ma non del tutto, dato che ne è rimasta una di 18 millimetri. Antonio si è rifiutato di fare un altro ciclo di chemioterapia e di arrendersi alla malattia. È stato il figlio, dopo una serie di ricerche in rete, a convincere il padre a diventare vegano. Antonio, dopo aver mollato, ha spiegato di aver deciso di provarci. Seguito dalla nutrizionista oncologica Michela De Petris, che ha preparato per lui un regime alimentare a base vegetale. Secondo l’Airc, «anche per le persone a cui è stato diagnosticato un cancro, un’alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia o gli effetti collaterali delle cure». Allo stesso modo, si legge: «È ormai assodato che una sana alimentazione, ricca di cereali integrali e legumi, frutta e verdura, con poca carne rossa e una fortissima riduzione del consumo di bevande zuccherate e carni conservate, protegge dallo sviluppo di tumori e sembra possa contrastare efficacemente anche l’insorgenza di recidive». Certo, però, non può curare.

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Il figlio di Antonio

«Abbiamo cercato di togliere le proteine alimentari, dopo aver letto alcune ricerche che spiegano una possibile correlazione tra tumore e alimentazione», ha spiegato il figlio di Antonio. La famiglia ha così scelto di provarci, dopo alcuni tentennamenti.

LE IENE, ANTONIO E IL TUMORE AL CERVELLO –  La dottoressa che ha seguito Antonio ha spiegato alle Iene: «Il cambiamento consisteva nello spostare l’alimentazione verso i cibi vegetali. Spostarsi verso una dieta vegetale aumenta le possibilità di guarigione. Siamo partiti da succhi di verdure». Poi, sempre restando sui cibi vegetali, Antonio è passato anche ai cibi cotti. «Mi sono trovato bene, ho perso 18 chili in due mesi e ho fatto la Tac». La massa tumorale era scomparsa. L’oncologa ha spiegato come l’uomo abbia utilizzato anche l’acqua alcalina. Antonio ha così deciso di continuare. Se per la moglie è stato quasi un miracolo, il marito ha spiegato invece di credere agli effetti del cambio di regime alimentare. Così per due anni e mezzo l’uomo ha fatto ulteriori controlli e non ha avuto nessuna recidiva. Anche la sua famiglia ha scelto di diventare vegana, come forma di prevenzione. Al microfono dell’inviato delle Iene, l’uomo ha spiegato come potrebbe non funzionare con tutti, ma come sia pur sempre un tentativo. Dopo il flop con Stamina, il programma di Italia Uno ha evitato di prendere posizioni: «Non è che non ti credo, ma mi sembra incredibile», si è limitato a spiegare l’inviato. Ma l’uomo, convinto, ha spiegato di voler continuare.

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FONDAMENTALE LA RADIOTERAPIA – Dopo aver fatto una ulteriore Tac, accompagnato dalle stesse Iene, per l’uomo non sono emersi segni di metastasi. Ma è stato il medico che ha commentato la Tac a chiarire la vicenda, sottolineando l’importanza della radioterapia a cui Antonio si era sottoposto, bocciando e non credendo alla teoria per cui la sola dieta avrebbe funzionato per far regredire il cancro . «Il suo è un caso particolare, ma non è certo l’unico uomo che è stato operato di una recidiva e che sta bene a distanza di qualche anno», ha spiegato. Non senza sottolineare di aver avuto un’altra paziente che, al contrario, non aveva cambiato alimentazione, ma che dopo aver fatto la radioterapia era riuscita a guarire. In pratica, è stata la radioterapia alla quale si è sottoposto Antonio l’aspetto fondamentale. Per poi aggiungere, bocciando la “dieta vegana”: «Se non avesse fatto nulla, avrebbe ancora la lesione. Non abbiamo dei numeri per poter confermare che solo la dieta ha permesso di curarlo: in medicina ci vuole la statistica», ha aggiunto il medico. L’uomo però ha spiegato alle Iene di voler continuare lo stesso con l’alimentazione vegana. Il servizio si è concluso con la nutrizionista De Petris: a suo dire il cambio di alimentazione può aiutare nella guarigione di molte malattie, come le patologie infiammatorie intestinali, a volte anche quelle tumorali: «Bisogna però valutare lo stato della malattia e se non ci siano altre patologie concomitanti. Il cibo resta però la prima medicina che ci possa essere», ha concluso. Per poi consigliare di migliorare comunque la dieta alimentare, anche se associata alle terapie convenzionali. In realtà, come ha spiegato il medico della Tac, senza la radioterapia l’uomo non sarebbe guarito.

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