Le dieci indimenticabili (e stupide) cose che tutti hanno fatto al liceo (anche tu)

Farti lasciare lontano dal liceo per non farti vedere accompagnato, fingersi malati per evitare ginnastica, il primo giorno correre per arrivare in classe e prendersi i posti migliori. Sono tante le cose che si fanno al liceo. Eccole qui, tra compiti da dimenticare e lo sciopero per i motivi più assurdi.

(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

1 – IL GIOCO DELL’INVISIBILE – Succede ogni mattina, davanti al prof di turno. In genere è latino, matematica, economia. E tu, ovvio, non sai nulla. Ed ecco che parte il gioco dell’invisibile. Tecnica nota è fare finta di cercare qualcosa nello zaino mentre il prof controlla chi chiamare alla lavagna. Nei casi più gravi scatta l’indifferenza in caso di chiamata, il fissare uno in classe sperando che l’attenzione passi su di lui, o la classica andata in bagno preventiva. Una scappata che dura, ovviamente, dai 15 minuti all’ora.

2 – LO SCIOPERO – Fare sciopero per i termosifoni spenti, per la carta igienica che manca, per la finestra rotta da decenni puntualmente nel giorno del compito di matematica. Sono i momenti più belli del liceo, dove l’unione fa la forza. Ci si trasforma in futuri Landini e si avviano crociate contro la mala scuola preferibilmente ad inizio anno o di ritorno dalle vacanze di Natale. I “secchioni” vogliono entrare? Una task force davanti ai cancelli li convincerà del contrario.

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3 – LA CORSA – C’è quella d’ingresso il primo giorno di scuola e quella di uscita (ogni sabato all’una). Nel primo caso si corre per arrivare primo in classe e prendere i posti migliori (in fondo). Un diario sul banco basta per bloccarlo. Nei peggiori dei casi c’è il secchione incaricato per farlo al posto tuo (con 20 diari tra le braccia). La corsa d’ingresso avviene dopo aver studiato in modo certosino il percorso. Come arrivare primo nella classe in fondo al corridoio a terzo piano ala est? Qui scatta un servizio di spionaggio pari al KGB. Alle otto e dieci circa, tramite informazioni riservatissime (la bidella) si sa già in che buco si va a finire. Il tutto sta nel non farlo sapere agli altri.

(MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
(MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

4 – LA MALATTIA – Fingere malanni assurdi per non fare educazione fisica. Le femminucce avranno il ciclo mestruale 30 giorni su 30, i maschi diventeranno improvvisi relitti con fratture improbabili per non correre. Le malattie per l’educazione fisica più famose sono: il mal di pancia, il male al ginocchio, il male al piede.

5 – L’INSABBIAMENTO – C’è un giorno, uno solo, in cui lo studente rischia tutto. Si tratta del giorno dei colloqui dove un 4 mai raccontato, una assenza mai giustificata potrebbero all’improvviso diventare di dominio genitoriale. Allontanare tuo padre/madre dalla classe dove c’è il prof che ti darà sicuramente problemi ai colloqui è uno dei metodi migliori di insabbiamento. Quel docente di latino sarà puntualmente malato, assente, irrintracciabile, perso nei corridoi nel 1995 e mai più ritrovato. Fino al diploma.

6 – L’INDIPENDENZA – Farti lasciare lontano dal liceo per non farti vedere accompagnato dai tuoi è un grande classico che cresce nel disagio man mano che avanzano gli anni. Inutile spiegare che abiti a 50 km da casa, in piena campagna e senza motorino. Inutile inventare mezzi alternativi. La mamma ti lascerà sempre in quell’angolo. Possibilmente ad orari insoliti: tipo le 7 e mezzo.

7 – L’ANTISGAMO – Scrivere su bottigliette d’acqua, bigliettini nelle scarpe e gomme da cancellare le soluzioni del compito in classe. Non solo: mettere il cellulare nell’astuccio per non farsi sgamare, creare alla Bansky versioni copiate sul muretto sotto scuola. Il bagno diventa il quartier generale dell’ufficio antisgamo: scambio di soluzioni, temi preconfezionati e traduzioni passano di mano in mano come nelle peggiori piazze di spaccio.

8 – FARE VELA/FERIE/SEGA/BIGIARE – Ovvero entrare alla seconda ora, entrare mezz’ora dopo la ricreazione o non entrare per niente. L’importante è farlo in compagnia: specialmente sotto il sole.

(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

9 – LA DISTRAZIONE – Leggere i fumetti sotto il banco o nascosti nel libro di storia, ascoltare musica nelle cuffiette sapientemente nascoste sotto la felpa. Sono tanti i metodi di distrazione per finire le ultime ore della settimana. L’importante è farlo in solitaria: completamente isolati. E guardare tutti in modo professionale fingendo una attenzione che non si ha.

10 – LA VENDITA – Vendere i libri ai ragazzi dell’anno dopo. Tra settembre e ottobre i ragazzi delle classi superiori diventano strozzini o agenti di vendita. Obiettivo comune è vendere i plichi dello scorso anno ai giovani ancora prima che il prof cambi idea quest’anno sui libri indicati. I libri vengono proposti interamente pasticciati (segno di qualità perché così “studi di meno”) con copertine rovinate (perché comunque è il “contenuto ciò che conta”). Insomma fanno schifo. Ma tu li prendi comunque per spendere decisamente meno e divertirti, durante le noiose ore di latino, a vedere cosa scrivevano loro (perché la noia, unisce)

(In copertina FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

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