La vera storia della “fatina” di Cenerentola interpretata da un “uomo nero e gay”

Salvini e Pillon hanno aizzato subito la polemica sul "politicamente corretto" e il gender. Ma la storia di Cinderella ha già offerto in passato (molto passato) una fata che, in realtà, non era donna

21/05/2021 di Enzo Boldi

Dopo l’assurda polemica sul bacio di Biancaneve (montata ad arte dalla stampa, visto che il caso non esisteva, e cavalcata al galoppo dalla politica e dalla Lega), ecco che il Carroccio offre un nuovo tormentone. Il tema di partenza, questa volta, è quello del live action movie Cinderella, con la fata di Cenerentola che non sarà interpretata da una donna. Ovviamente il partito di Matteo Salvini (con il fido Simone Pillon che lo segue a ruota) non poteva far mancare la propria presa di posizione, visto che il personaggio (di fantasia, occorre sempre ricordarlo) con poteri magici sarà interpretato da Billy Porter, noto attore americano: nero e omosessuale.

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La doppietta leghista si consuma in due post che provano a incendiare il dibattito attorno a questa vicenda. Il primo è stato Matteo Salvini.

«Ecco come diventerà la “fatina” del nuovo film di Cenerentola, nel nome del politicamente corretto. Sono il solo a pensare che siamo alla follia?». Poi, a sostegno, ecco il fido Pillon.

«Ecco la nuova fata di Cenerentola nel film. È evidente che chi vuol sostituire la rassicurante fata smemorina con un fatone maschio e gaio usa una fiaba per imporre il pensiero Gender ai più piccoli. Possibile che dobbiamo pasticciare, rovinare, strappare i sogni dei bambini? Lasciate che crescano con le idee chiare. I maschi sono maschi e le femmine sono femmine».

Fata di Cenerentola interpretata da Billy Porter, cosa c’è da sapere

Tralasciamo il tipo di linguaggio utilizzato da Simone Pillon e andiamo ad analizzare la vera storia di Cinderella e, soprattutto, della fata di Cenerentola. Perché i due leghisti hanno dimenticato di controllare la storia di questa favola e dei suoi riadattamenti in base ai contesti. Come spiega bene Bufale.net, infatti: «Vedere per credere Cenerentola di Rossini. In questo caso, la fatina di Cenerentola è Alidoro. Morale della favola? Nel 1817 Gioachino Rossini finisce di comporre la Cenerentola, libretto di Jacopo Ferretti. Non c’è la fata, bensì Alidoro, filosofo e maestro di don Ramiro». Una informazione riservata? Assolutamente no. La storia, infatti, viene raccontata anche su Wikipedia. Quindi era accessibile a tutti. Insomma, ancora una volta si tenta di fare propaganda su casi che non esistono e che la storia, oltre 200 anni fa, aveva narrato con altri personaggi. Qui, dunque, di scorretto c’è il modo di fare politica.

(foto di copertina: da Cbns)

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