La satira di “Lercio” finisce nel mirino delle polemiche per un post sulla ThyssenKrupp

Un "articolo", nello stile che ha reso celebre il noto portale, è stato fortemente criticato dai familiari delle vittime dell'incidente accaduto nello stabilimento torinese dell'azienda nel 2007

16/07/2021 di Enzo Boldi

Un “articolo” che viene criticato acriticamente. Nelle ultime ore sui social si è alzato un polverone contro una delle più famose pagine satiriche italiane. Tutto è partito da un titolo (mantra della comunicazione di Lercio) in cui si fa riferimento alle acciaierie ThyssenKrupp. Un nome che, purtroppo, ha lasciato segni indelebili nella memoria degli italiani e delle vittime del rogo all’interno dello stabilimento torinese. Sei persone, la notte del 6 dicembre del 2007, persero la vita. Ma l’ironia Lercio ThyssenKrupp non era rivolta ai morti e non voleva offendere la loro memoria e il dolore dei familiari.

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L’articolo in questione, firmato Sergio Marinelli, è stato condiviso sui social nel primo pomeriggio di giovedì 15 luglio. Il titolo, corredato dall’immagine di un uomo sdraiato sulla sabbia mentre si abbronza, è: “Si addormenta sotto il sole ma non si ustiona e la ThyssenKrupp lo assume come operaio”.

Un contenuto che, come detto, sta provocando molte polemiche. TorinoToday ha raccolto le parole del figlio di una delle vittime di quel rogo nello stabilimento torinese. Il giovane ha fermamente condannato quello che reputa mero black humour che va al di là della satira. Dello stesso parare è anche la moglie di una delle altre cinque vittime di quel terribile rogo. Parole che arrivano da chi ha vissuto il dolore per la perdita di un caro o di un familiare. E, ovviamente, le loro parole e i loro pensieri devono essere rispettati.

Lercio ThyssenKrupp, se la satira non viene compresa e viene criticata

Ma nella valanga di commenti sull’articolo Lercio ThyssenKrupp ci sono anche molte prese di posizione che cercano di contestualizzare la vera essenza di quel titolo. Facendo una mera analisi logica, infatti, non finiscono nel mirino della satira le vittime di quella drammatica vicenda, ma l’azienda tedesca in cui è avvenuto tutto ciò. Si fa riferimento – tra le righe – al mancato rispetto delle più basilari norme di sicurezza all’epoca di quella tragedia. Insomma, il sottile confine tra la satira e il black humour non è stato colto da tutti.

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